Auto a benzina e gasolio: divieto di vendita dal 2025 in Olanda?

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L’odio per le automobili è come un virus: si diffonde rapidamente e combatterlo può diventare difficile. Ha cominciato un anno fa il sindaco di Parigi Anne Hidalgo con la sua guerra santa contro le auto diesel. Adesso in Olanda vogliono andare ancora oltre con la follia. Se ne parlava da qualche giorno come di una proposta, ma invece ci stanno provando sul serio. Il Parlamento ha appena approvato un provvedimento che inizia un percorso che porterà al divieto di vendita di automobili a benzina o gasolio dal 2025.
Il Governo olandese è sostenuto in questa colossale idiozia oltre che dai Verdi, dai quali queste cose è normale aspettarsi, anche dai partiti laburista, liberal-democratico e ChristenUnie.

Non ci sono parole, o meglio ce ne sarebbero anche troppe, per definire questa decisione. Evidentemente la libertà di circolazione è qualcosa che nella testa di gruppi sempre più vasti di fanatici si deve sopprimere con ogni mezzo.
Non si può attendere la normale evoluzione tecnologica, economica e sociale, no; questa gente vuole tutto e subito e intende usare la forza per raggiungere i suoi scopi, togliendo una libertà fondamentale per la singola persona: quella di scegliere liberamente come spostarsi.

Del resto la logica è sempre la stessa da fin troppi anni: le città sono inquinate, allora blocchiamo subito il traffico delle auto. Nessuno che muove invece un dito per rimuovere seriamente le cause dell’inquinamento da autotrazione, ad esempio favorendo una circolazione scorrevole intervenendo su semafori, sensi unici, strade strette, costruzioni immobiliari senza criterio, eccetera eccetera. Per non parlare degli investimenti sulle reti di trasporto pubblico.
Tutte cose che costano. Invece blocchi e divieti ottengono un effetto demagogico immediato e sono gratis.
In Olanda ci stanno provando già da un po’. Lo scorso dicembre il Governo aveva firmato un accordo internazionale chiamato “International Zero-Emission Vehicle Alliance“, siglato tra Germania, Francia, Regno Unito, Norvegia, gli stati canadesi di British Columbia e Québec, poi quelli statunitensi di California, Connecticut, Maryland, Massachusetts, New, York, Oregon, Rhode Island e Vermont. Qui però si trattava di un accordo per incentivare ed espandere la circolazione a zero emissioni, con un vago obiettivo a lungo termine di arrivare nel 2050 ad una circolazione esclusiva di auto non alimentate a combustione
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Ma proibire la vendita subito (perché 9 anni sono in realtà pochissimi) va al di là di ogni considerazione logica ed etica. Del resto la libertà individuale non è mai stata ai primi posti nella considerazione di certi movimenti politici. Tra l’altro anche in Norvegia stanno provando a fare la stessa cosa. Un virus, appunto.

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