BMW Vision Next 100 Concept, tra materiali 4D e soluzioni futuristiche

BMW Vision Next 100 concept

Cento anni. E’ il compleanno che festeggia BMW, nata producendo motori per aerei e trasformatasi a seguito di vicende storiche legate alla prima Guerra mondiale in costruttore di motori per moto e imbarcazioni. BMW Vision Next 100 concept è un’idea sulla mobilità dei 100 anni che ci attendono, traccia l’evoluzione dell’auto – prodotte dal 1929 a Monaco di Baviera – e ne sottolinea i contenuti ipertecnologici, che vanno ben al di là dei sistemi che conosciamo oggi. La show car sarà affiancata da altri tre progetti Vision, uno firmato MINI e un altro Rolls Royce, che verranno presentati nella tappa londinese del tour Iconic Impulses, una mostra itinerante che andrà prima in Cina e infine negli Stati Uniti, dove sarà svelata anche la Vision della divisione Motorrad BMW.

Secondo il marchio tedesco, l’auto del futuro sarà altamente interconnessa, automatizzata, modulare ed ecologica, non solo per quel che riguarda le tipologie di motorizzazione, ma anche per i processi produttivi. Infatti, si andrà verso un impiego minore di pelle e legno per i rivestimenti interni, rimpiazzati da fibre riciclate e hi-tech, mentre la carrozzeria adotterà pannelli realizzati ottimizzando materiali altrimenti di scarto da altre produzioni.

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BMW Vision Next 100 concept incorpora dettagli storicamente BMW, come il doppio rene all’anteriore, estremizzato nelle sue proporzioni. Lunga 4 metri e 90 centimetri, alta 1 metro e 37, la concept car vuole proporre una silhouette sportiva abbinata al dinamismo e spazio di una berlina di lusso. Portiere che si aprono a elitra, incluse le posteriori, lasciando una struttura centrale a correre centralmente sul tetto; abitacolo quattro posti, dalle poltrone modulabili nel posizionamento e legato alla modalità di guida in uso.

Boost o Ease, sono le due possibilità di impiego. La prima lascia il pieno controllo al guidatore e offre conseguentemente tutte le info essenziali per migliorare la prestazione, anche al limite, immaginando di suggerire la traiettoria ideale, i punti di frenata, la velocità. In modalità Ease, invece, volante e plancia arretrano, lasciano spazio ai sedili, che ruotano e si integrano con i pannelli porta, per ricreare un ambiente ideale per vivere l’auto in modo diverso, lasciando che sia l’automazione dei sistemi a curarsi della guida.
Altra peculiarità dell’auto dei prossimi 100 anni sarà la capacità di apprendere dalle abitudini e preferenze degli occupanti, sia che si tratti di operazioni abitudinarie legate alla guida che all’attivazione di funzioni magari integrate con l’ambiente circostante (Internet delle cose).

La novità forse più avveniristica di BMW Vision Next 100 Concept è, però, nell’Alive Geometry. Ottocento triangoli compongono la plancia,elementi in grado di variare forma e integrare le funzioni senza ricorrere all’abbinamento di più dispositivi. Ad esempio, la plancia è configurata in modo da comunicare visivamente con il guidatore quelli che possono essere i rischi presenti in strada di lì a breve, un sistema “predittivo” in tempo reale, che avvisa modificando le caratteristiche del componente (la plancia si illumina di rosso sul lato in cui c’è, ad esempio, il pericolo di fare un incidente con un oggetto o un pedone). E’ la visione di materiali 4D, stampati tridimensionalmente ma con un’ulteriore dimensione aggiunta, quella funzionale. Per spiegare meglio cosa significhi, prendiamo i passaruota: la loro costruzione consente di carenare le ruote anche nelle fasi di sterzatura, modificando la forma e seguendo le ruote, per ottimizzare l’aerodinamica (Cd di 0,18).

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