Detroit Electric SP:01, come la Lotus Exige diventa elettrica [FOTO]

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Ha quel non so che di già visto, conosciuto, la Detroit Electric SP:01. Basta sbirciare dal finestrino e riconosci subito il telaio di una Lotus, la Exige per la precisione. Nasce così la prima vettura elettrica del nuovo corso Detroit Electric, marchio con base nella cittadina del Michigan e nato ai primi del Novecento.
La scommessa è di quelle toste: una coupé sportiva elettrica per sfidare i prodotti Tesla. Dalla sua ha una carrozzeria in fibra di carbonio, pensata per contenere al massimo il peso complessivo, minacciato dal pacco batterie e dal motore elettrico, posizionati nel vano tradizionalmente riservato sulla sportiva inglese al propulsore termico. L’asticella si ferma – dalle dichiarazioni della casa americana – a 1067 kg, pochi se letti come valore assoluto, decisamente tanti nel confronto con la Exige.

Il motore elettrico della SP:01 assicura 201 cavalli e 225 Nm di coppia massima, che tradotto in prestazioni significa un’accelerazione da zero a 100 km/h in 3.7 secondi, con velocità massima di 249 km/h. L’autonomia promessa arriva fino a 288 km, con le solite avvertenze: il modo di guidare la Detroit SP:01 inciderà drasticamente sul consumo di elettricità.

Quell’elettricità che la coupé americana non solo prende dalla rete per ricaricare le batterie da 37 Kwh, ma può anche restituirla, ad esempio, nel caso in cui ci sia un guasto in casa: anziché restare al buio, grazie al sistema bi-direzionale, la SP:01 fornirà elettricità all’impianto.

Il cambio abbinato al motore elettrico sarà un manuale 4 marce, scelta quantomai insolita su un’elettrica, tanto che l’automatico verrà offerto tra gli optional. La produzione inizierà dal mese di agosto 2013 e sarà limitata in 999 esemplari, proposti al prezzo di 135 mila dollari e con tre anni di garanzia. Al cambio attuale fanno poco più di 105 mila euro.

Stilisticamente ha i tratti gradevoli della Exige sul frontale, sebbene modificati nel paraurti, con prese d’aria fine alle estremità e una fascia luminosa azzurra sopra la targa, simbolo inequivocabile della propulsore elettrica. I gruppi ottici restano pressoché invariati, al pari degli specchietti retrovisori. Sulla fiancata si apprezzano i cerchi in lega dal diametro differenziato, così come la gommatura: 175/55 R16 all’anteriore, 225/45 R17 al posteriore. Il tetto è asportabile, consentendo la trasformazione da coupé a cabrio, in perfetto stile Elise.
Deludente la scelta del design posteriore. Pesante, con una coda alta e quattro elementi circolari per i gruppi ottici. L’aerodinamica beneficia del generoso diffusore, senza che gli scarichi rubino spazio.

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