Frenata automatica d’emergenza: negli Usa su tutte le auto dal 2022

frenata automatica

Ci sono novità sul fronte della sicurezza attiva dei veicoli, sebbene non riguardino immediatamente l’Europa. A partire dal 1° settembre 2022 ogni nuova autovettura venduta negli Stati Uniti sarà dotata di un dispositivo di frenata automatica d’emergenza. Non è però una legge varata dal Congresso. Si tratta invece di un accordo firmato pochi giorni fa tra le più importanti case automobilistiche del mondo e la NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration), l’autorità americana che regola le procedure sulla sicurezza del traffico di veicoli. Questo è l’elenco dei costruttori che hanno firmato l’impegno: Audi, BMW, FCA US, Ford, General Motors, Honda, Hyundai, Jaguar Land Rover, Kia, Maserati, Mazda, Mercedes-Benz, Mitsubishi Motors, Nissan, Porsche, Subaru, Tesla Motors, Toyota, Volkswagen e Volvo Car USA. Queste marche messe insieme rappresentano circa il 99% delle autovetture in circolazione negli Stati Uniti.

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La frenata automatica d’emergenza è un sistema installato su diverse auto di ultima generazione; originariamente veniva offerto solo sulle auto di lusso ma ultimamente si trova anche su modelli nella fascia di prezzo media. E’ basato su sensori, radar e telecamere; in base alle rilevazioni di questi strumenti, la centralina di controllo è in grado di capire se davanti alla nostra auto c’è un veicolo che ha rallentato troppo o si è fermato improvvisamente; oppure se qualcosa ci sta attraversando la strada, ad esempio un pedone, un ciclista o un animale; dopo aver inviato un allarme, in base all’eventuale reazione del guidatore il sistema stabilisce se è il caso di aumentare la forza della frenata o frenare completamente, in assenza di risposta da parte della persona al volante; se è necessario, effettua l’intera frenata in modo automatico.
Nella maggior parte dei casi, questi sistemi sono calibrati per funzionare a velocità urbane, generalmente da 30 a 50 Km/h. Ma i dispositivi più sofisticati sono in grado d’intervenire anche a velocità autostradali. Si tratta certamente di un valido strumento per incrementare la sicurezza. Il fatto che questo accordo riguardi per il momento solo gli Stati Uniti non dovrebbe preoccupare più di tanto: molto spesso ciò che viene anticipato in America raggiunge poi l’Europa. Inoltre la diffusione su larga scala di questi sistemi ne farà certamente abbattere il costo di produzione, per cui diventerà poco dispendioso per i costruttori implementarlo nei prossimi anni anche sui veicoli destinati ai vari mercati europei.

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