Kia Opirus Opirus 3,5 & Mercedes E350 Elegance, un improbabile paragone

Sapete che c’è?, c’è che mi compro una Kia Opirus 3,5; faccio un figurone come se viaggiassi su una Mercedes E350 Elegance e alla fine ho risparmiato ben 20.000 euro, ma….

Sarà questo il ragionamento che accompagna l’automobilista che firma un contratto d’acquisto per l’ammiraglia coreana, convinto di acquistare un’auto d’alto rango senza svenarsi del tutto, oppure, per chi bada alla sostanza e un po’ anche al risparmio e allora, in questo caso, non può che comprare una Opirus.

E, in effetti, la coreana, fiore all’occhiello di Kia, la sfida l’ha lanciata nel momento in cui ha deciso di varcare la soglia del Vecchio Continente, contrapponendo la Opirus alla blasonata Mercedes E350, adesso tocca al mercato stabilire se l’ “affronto” sia punibile o accettabile….

Dalla sua, la coreana, ha prodotto un’auto valida, senza farle mancare nulla, tanto minuziosa nei particolari e tanto… simile alla Mercedes in molti componenti interni, come la collocazione dei comandi nel pannello, compresa l’apertura delle portiere; tuttavia, più di così l’auto di Seul non può proprio andare, anche in fatto di prestazioni, quello stesso motore Kia di ben 3,5 litri a 6 cilindri, nonostante sia ben fatto e abbastanza potente, non può proprio reggere il confronto con la tedesca, basti solo pensare che la Mercedes, con un propulsore di 3,5 litri riesce a sviluppare ben 272 cavalli di potenza, mentre la Kia non va oltre i 203. Inoltre, in fatto di confort e dotazioni di serie, la tedesca resta sempre un altro pianeta.

Concludendo, sono poche le frecce nell’arco detenute da Kia, pur dovendo dare atto alla coreana di aver prodotto un’ottima ammiraglia, dalla parte di Kia i 3 anni di garanzia concessi a fronte dei 2 di Mercedes, ma soprattutto il prezzo vantaggiosissimo della prima rispetto alla lussuosa tedesca, visto che, come detto, comprando la Opirus si risparmiano niente meno che 20.000 euro, considerando che la coreana costa 37.500 euro e la tedesca, ben 57.500 euro.

Poi la scelta la fa sempre il consumatore.

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