La strategia italiana del gruppo PSA per il nuovo DG Massimo Roserba

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Da qualche mese, dal 22 febbraio per la precisione, il gruppo PSA Italia ha un nuovo direttore generale, Massimo Roserba. Ora si è presentato alla stampa di settore, in un incontro tenuto a Milano il 12 luglio. Roserba ha preso il posto di Olivier Mornet. Ha 48 anni, è nato a Pescara, è laureato alla Bocconi e ha una lunga esperienza nel gruppo FCA, nel settore vendite e marketing. Nel 2015 ha ricoperto il ruolo di capo dello sviluppo commerciale area Europa, Medio Oriente e Africa per il marchio Alfa Romeo.

Nell’incontro milanese Roserba ha fatto il punto sulla strategia del gruppo francese per i prossimi anni, partendo dalla differenziazione dei tre marchi. “Peugeot è un generalista che si pone nella fascia alta del mercato; offre auto di qualità, emozionanti, design puro, chic ed elegante. Punta a caratterizzarsi con la sua tecnologia e con l’emozione che la tecnologia può dare. Ne è un esempio il nostro posto guida che è una soluzione unica sul mercato: l’i-Cockpit.

Citroën è creatività pura, un marchio generalista, da sempre differente da tutti gli altri. Lo testimonia la sua storia, i suoi modelli unici come la 2CV, la Méhari o il Berlingo: auto dallo stile forte, che offrono servizi innovativi, con tecnologia utile e facile da usare, tutto al servizio del benessere. Oggi i modelli Citroen più emblematici di questo posizionamento sono la C4 Cactus, la e-Mehari e la Nuova C3.

Quella di DS è una sfida stimolante, perché si tratta di creare un marchio premium, prendendo spunto dalla mitica DS presentata 61 anni fa al salone di Parigi; un’auto che fece sensazione perché sfidava tutti i canoni automobilistici tradizionali, simbolo di eleganza, innovazione tecnologica e prestigio. DS oggi si ispira esattamente a questi stessi valori e vuole portare nel settore automobilistico il lusso alla francese“.

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Lo stesso criterio di posizionamento dei brand si applica alle competizioni. “Citroën è impegnata nel WTCC, dove siamo campioni in carica e anche quest’anno siamo primi sia nella classifica piloti che in quella costruttori. Parallelamente stiamo sviluppando la WRC per il mondiale rally e i primi test sono già in corso per difendere il prossimo anno gli otto titoli di campioni del mondo costruttori vinti fino ad ora.
Peugeot oggi si dedica alle grandi imprese, come la Dakar che abbiamo vinto a gennaio o al campionato mondiale rallycross vinto l’anno scorso.
DS infine si dedica alla specialità più affine alla sua immagine di tecnologia e innovazione: la Formula E, che sta crescendo e vede impegnate auto a trazione elettrica, coerentemente con i modelli DS che vedremo sul mercato tra qualche tempo.
Questa strategia internazionale tuttavia è abbastanza flessibile da lasciare spazio ad attività nazionali differenti. Ad esempio, in Italia Peugeot ha immagine e tradizione nel campionato italiano rally dove abbiamo vinto 9 titoli e siamo il marchio straniero più titolato
“.

Il direttore generale ha riassunto infine i risultati commerciali in Italia per il primo semestre 2016: “Abbiamo immatricolato quasi 92mila auto, 54mila Peugeot, 35mila Citroën e 2.500 DS, quindi 12mila auto in più dello scorso anno. La nostra quota di mercato supera il 9%. Inoltre abbiamo novità di prodotto straordinarie. Peugeot entra con decisione nel mondo dei SUV con 2008 e 3008, sulla quale debutta un i-Cockpit di nuova generazione. Citroën lancia la nuova C3, in un segmento fondamentale per il mercato italiano, che è rivoluzionaria. DS infine quest’anno completa la gamma con la nuova DS 3.
Guardando ancora più avanti, nel prossimo triennio verranno lanciati 13 prodotti nuovi, oltre ai facelift e a quattro veicoli commerciali
“.

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