Risarcimento diretto: vantaggi solo in parte

Risarcimento diretto

La discrepanza del mondo della RC Auto; da un lato il risarcimento diretto ha fatto bene alle Compagnie e anche agli Assicurati, dall?altro, a detta pure del presidente dell?Isvap Giancarlo Giannini, non ha apportato alcun beneficio tangibile sulle tariffe.

Eppure con questa pratica che di fatto snellisce i risarcimenti, i primi a dover fruire di vantaggi sarebbero dovuti essere proprio gli assicurati ed invece proprio lo scorso anno che è stato quello caratterizzato proprio dalla istituzione del risarcimento diretto, v?è stata una esplosione di reclami, ben il 65% in più rispetto all?anno precedente. Riportiamo interamente le dichiarazioni del presidente Isvap.

 
Il principio delle liberalizzazioni che guida in tutti i paesi le politiche a favore della concorrenza non può essere messo in discussione – ha detto il presidente dell’Isvap in relazione alle innovazioni intervenute nel settore rc auto – Si ritiene che le norme primarie, che hanno effetti importanti sulle dinamiche d’impresa, debbano essere precedute da un confronto con i destinatari”.

 
A oltre un anno dall’entrata in vigore del risarcimento diretto “il bilancio appare nel complesso positivo”, ha detto Giannini elencandone i vantaggi: “Scendono i tempi medi di liquidazione (da 63 a 55 giorni) e scende il costo medio dei sinistri pagati e riservati (-7,8% rispetto al 2006) in un contesto in cui le imprese hanno registrato un risultato di ramo che ha sfiorato il miliardo di euro”. Allo stesso tempo, ha rilevato il presidente Isvap, “non è stata conforme alle attese, invece, la risposta in termini di riduzione delle tariffe della rc auto” e dunque “quello delle tariffe rimane un problema aperto”.

 
A essere svantaggiati sono i giovani e gli utenti del Sud: “Senza voler entrare qui in diatribe su percentuali e numeri – ha infatti spiegato Giannini – le tariffe da anni penalizzano i giovani e gli utenti del Sud. È comunque innegabile il diffuso malessere del consumatore nei confronti delle pratiche di prezzo delle assicurazioni; è interesse di tutti, anche del sistema delle imprese, pervenire ad una soluzione del problema”. Per il futuro l’Isvap sta coordinando – sulle base di una convenzione con il Ministero dello Sviluppo economico – il progetto per il lancio del “preventivatore unico rc auto, previsto in autunno”: “Il preventivatore – ha spiegato Giannini – con un solo accesso internet ai siti del Ministero e dell’Autorità, sulla base dei dati relativi a ciascun profilo di rischio, consentirà al cittadino di ricevere un report contenente tutti i preventivi delle imprese ordinati per convenienza economica”.

 
Tutela del consumatore: i reclami sono aumentati come pure le sanzioni comminate che, nel 2007, hanno raggiunto quota 33 milioni di euro. “Alle compagnie lo scorso anno sono prevenuti ben 86.000 reclami con un aumento del 65% – ha detto il presidente dell’Isvap – I reclami trasmessi all’Autorità, in larga misura come conseguenza dell’insoddisfacente esito del contatto con l’impresa, sono saliti a quasi 30.000 con un aumento di circa il 17%. Gli esposti si concentrano ancora prevalentemente nel settore della rc auto e in particolare riguardano problematiche connesse alla liquidazione dei sinistri”. Per Giannini l’aumento “segnala da un lato la aumentata consapevolezza da parte dei cittadini dei propri diritti e degli strumenti a disposizione per tutelarli; dall’altro, conferma la necessità che le imprese intervengano con urgenza nelle problematiche gestorie, in particolare quelle liquidative”. Un messaggio analogo, ha commentato Giannini, scaturisce dalle sanzioni comminate dall’Autorità, ammontate l’anno scorso a circa 33 milioni di euro.

 
Un riferimento anche per class action da parte del Presidente Isvap: “Si ritiene – ha detto Giannini – che l’istituto sia in linea di principio idoneo a perseguire importanti obiettivi; nel concreto tuttavia la norma presenta aspetti problematici che richiedono un approfondimento e probabilmente una rivisitazione”.

 
“L’Autorità – ha concluso Giannini – sollecita la definizione di un accordo globale che dia concreta attuazione al principio di piena portabilità sancito dalla legge e garantisca al cliente la possibilità di ottenere quantomeno la restituzione della quota di premio assicurativo non goduta nell’ipotesi di estinzione anticipata del mutuo”. È dunque “auspicabile”, ha aggiunto, “la riconsiderazione della misura delle provvigioni riconosciute alle banche mutuanti, in quanto fortemente penalizzanti per la clientela. L’accordo sarebbe anche un buon test per la neonata federazione ABI-ANIA”.

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