Street Control, come funziona? Ora si usa lo smartphone per le multe

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Lo Street Control è un dispositivo poco amato dagli automobilisti, al pari dell’autovelox. Teoricamente dovrebbe servire a velocizzare le operazioni di accertamento sui veicoli durante i pattugliamenti. La telecamera montata sul tetto dell’auto di servizio riprende automaticamente la targa e il sistema installato sulla vettura, controllato da un tablet, si collega ai vari database ufficiali per identificare il proprietario e controllare se il veicolo è coperto da un’assicurazione valida e se ha superato la revisione. Ma è anche un ottimo strumento per aumentare a dismisura gli incassi dei comuni con le contravvenzioni sui divieti di sosta, le cosiddette multe a strascico.

Come funziona lo Street control

Infatti lo Street Control consente di registrare rapidamente i veicoli in divieto di sosta e velocizzare le procedure di compilazione e spedizione dei verbali. Una consistente “efficienza produttiva”. Se questo permette di utilizzare maggiormente gli agenti in strada a vigilare, piuttosto che tenerli negli uffici a riempire scartoffie, ben venga.

Inoltre è molto importante per la sicurezza stradale di tutti arginare la piaga di chi circola senza assicurazione (si stima che siano 4 milioni) o revisione: questa gente è una bomba sociale e va fermata, perché va in giro con mezzi senza manutenzione, quindi più soggetti a causare incidenti; poi in caso d’incidente ostacola il diritto delle vittime di ottenere un giusto e veloce risarcimento; perché chi subisce dei danni da un veicolo non assicurato può solo fare causa al suo proprietario; se questo è un pirata e scappa (quasi sempre è così), allora è costretto a rivolgersi al fondo vittime per la strada, sempre una faccenda molto complessa, lunga e costosa, come del resto il procedimento giudiziario.

I problemi

Il problema dello Street Control è che in certi comuni, non pochi, politici e dirigenti considerano le multe solo come un eccellente metodo per incassare denaro a palate, da sprecare poi come preferiscono. Infatti nei primi mesi dalla sua adozione, parecchi comuni hanno colpito senza pietà, lasciando fare alla telecamera e multare senza filtro da parte dell’agente, senza che egli controllasse l’eventuale presenza del conducente a bordo. Le multe a strascico, appunto.

C’è voluto un parere ufficiale del ministero dei Trasporti in chiusura del 2015 (protocollo 4851/2015) per ribadire quanto già scritto nel Codice della strada. Cioè che le contravvenzioni vanno di norma contestate immediatamente; solo quando questo non è tecnicamente possibile o pericoloso, allora è lecito il verbale differito. Quindi il ministro ha semplicemente ricordato che, sì, lo Street Control può essere usato per elevare contravvenzioni, a due condizioni: che ci sia sempre un agente a visionare il tablet e che non ci sia il conducente al volante dell’auto sanzionata o nei paraggi.

Ci sono comunque delle evoluzioni, questa volta a favore del cittadino. Ad esempio, il Comune di Sanremo ha recentemente dotato gli agenti in pattuglia di uno smartphone che sostituisce libretto delle multe e taccuino. Attraverso un’app dedicata il telefono si collega allo Street Control e visualizza i dati delle trasgressioni rilevate dalla telecamera. L’agente quindi controlla se effettivamente il veicolo è in divieto di sosta e compila rapidamente un foglietto rosa prestampato; qui sono indicati i dati della violazione, la targa del veicolo, il codice dell’agente accertatore e il codice del verbale. Può anche essere un avviso di presentarsi al comando per mostrare il certificato di assicurazione o la carta di circolazione, per il controllo della revisione. L’agente mette il foglietto sotto il parabrezza.
Il proprietario, attraverso il codice stampato sul foglietto, può collegarsi all’archivio delle contravvenzioni sul sito web del comune e visualizzare l’intero verbale e la fotografia. Potrà quindi immediatamente recarsi al comando con i documenti e mostrare di essere in regola (possono sempre esserci degli errori nei database), evitando di dover fare un ricorso. Oppure, se ha commesso effettivamente l’infrazione, pagare subito on line, per avvalersi della sanzione ridotta entro 5 giorni dalla notifica.

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