Toyota Prius plug-in Hybrid, arriva al Salone di New York 2016

Toyota Prius Salone New York 2016, ibrida plug in

Riserva due novità interessanti, Toyota Prius al Salone di New York 2016. Il marchio ha annunciato la presentazione di un nuovo componente nell’offerta della berlina ibrida, recentemente giunta alla quarta generazione, contraddistinta dal pianale Toyota New Global Architecture, che rappresenterà l’architettura per tutti i modelli di segmento compatto e superiore che arriveranno nei prossimi anni. Una struttura modulare, con un numero ristretto di componenti alternativi da “mescolare” a seconda del prodotto finale. Se la Toyota Prius da poco lanciata sul mercato italiano sfoggia un’economia d’esercizio e consumi record, merito anche del motore aspirato benzina 1.8 litri, ottimizzato nel rendimento termico, incrementato fino al 40%, dalla probabile variante ibrida plug-in – questa ci attendiamo venga presentata a New York – è lecito aspettarsi risultati ancor superiori.

Fino a oggi, Prius ha potuto contare su un’autonomia di marcia in modalità elettrica, per la sua variante plug-in, di poco inferiore ai 30 km. La quarta generazione dovrebbe andare notevolmente al di là, si vocifera addirittura di percorrenze intorno ai 50 km. Per riuscirci è inevitabile dover ricorrere a un pacco batterie di capacità superiore, che troverà sempre posto al di sotto del sedile posteriore, là dove oggi è collocato il pacco batterie agli ioni di litio di nuova Toyota Prius.

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Il 23 marzo ogni dubbio sarà risolto, con l’anteprima al Salone di New York. Non dovremo attendere, invece, per scoprire la seconda novità, legata allo stile, nell’ulteriore anello della catena ibrida Toyota. Diversamente dalla Prius Hybrid, quella che attendiamo essere la plug-in Hybrid modifica il disegno dei gruppi ottici in coda. Da una soluzione con fari verticali si passa a una con ampia striscia luminosa collocata sullo spoiler, che altro non è se non la prosecuzione della carrozzeria, per tracciare un profilo aerodinamico posizionato sulla vetratura del lunotto. Ne guadagna in presenza scenica senza dubbio, l’orizzontalità dà maggior peso al posteriore e ne enfatizza la larghezza.

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