Yamaha YZF-R1 e R1M a EICMA 2014: superbike targate [FOTO]

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EICMA 2014 apre i battenti e i giapponesi svelano le prime novità: Yamaha YZF-R1 ed YZF-R1M, le due supersportive della casa dei tre diapason. Ad Iwata hanno portato avanti il progetto congiunto seguendo un livello di sviluppo ideale e con tecniche derivate direttamente dalla MotoGP, denominato “Development Level Z”. Un nome altisonante, dunque, per due moto che promettono di soddisfare non pochi manici ed essere molto competitive.

Di derivazione MotoGP è chiaramente il cupolino, con una grande presa d’aria centrale ed i fari indipendenti dalla carena per essere smontati in pochi minuti prima dell’ingresso in pista. La coda è affusolata ed è stata disegnata in modo tale da chiudere al meglio la “bolla” aerodinamica che si forma attorno al pilota, per meglio ottimizzare tutti i flussi.

Il motore che pulsa sotto le carene della nuova YZF-R1 è un 4 cilindri crossplane da 998 cc, a scoppi irregolari, che eroga la potenza massima di 200 cavalli a 13.500 giri e la coppia massima di 112,4 Nm a 11.500 giri, coadiuvato dal classico cambio a sei rapporti che però vede una frizione antisaltellamento alleggerita del 19% rispetto al modello in uscita. Sotto il profilo tecnico la nuova superbike vanta un airbox maggiorato del 23%, i canonici condotti a lunghezza variabile, una forcella KYB da 43 mm pluriregolabile, così come lo è il monoammortizzatore posteriore, ed un impianto frenante composto da un doppio freno a disco anteriore morso da pinza monoblocco a quattro pistoncini e tubi in acciaio.

Novità anche sotto il profilo dell’elettronica, perchè la casa dei tre diapason ha adottato per la prima volta su questa moto un sistema ABS che tiene conto di fattori che esulano dalla semplice forza frenante e bloccaggio della ruota: è capace di leggere anche l’angolo di piega, l’imbardata ed i trasferimenti di carico. Non potevano mancare ovviamente le mappature del motore selezionabili, il controllo di trazione, il controllo anti imbardata, il launch control ed il cambio elettronico. Nuova è addirittura la strumentazione, che funziona o in modalità street, e permette di visualizzare i dati classici come indicatore di marcia e contachilometri, o track, che mostra il tempo sul giro, il cronometro, ingrandisce l’indicatore di marcia e fa partire il contagiri direttamente da quota 8.000.

Se pensiate sia finita qui però vi sbagliate, perchè Yamaha ha lanciato anche la YZF-R1M, versione ancora più cattiva e tecnicamente raffinata. Questa serie speciale ha sospensioni elettroniche pluriregolabili Ohlins, gestite in modo automatico in base ai dati rilevati dai sensori oppure in manualmente dal pilota, così come è presente di serie anche la Communication Control Unit con connessione wifi per registrare e rivedere le performance in pista direttamente su un tablet. In ottica pista, ovviamente, non potevano fare a meno di dotarla anche di carenatura completamente in carbonio e pneumatici Bridgestone dedicati.

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