Mercato dell’auto: anche a maggio, in Europa ripresa lenta. Lontani i numeri del 2019

Il mercato dell’auto anche nel mese di maggio registra una crescita rispetto allo stesso mese del 2020, rimanendo però ancora lontano rispetto a i livelli pre-Covid. Infatti, in Europa e nello specifico nei paesi dell’Unione Europea, EFTA e UK sono state immatricolate 1.083.795 auto, registrando un +73,7% rispetto a maggio 2020 ma un -25% rispetto a maggio 2019. Sempre -25% rispetto a 2 anni fa è il numero delle auto vendute nei primi 5 mesi dell’anno: 5 milioni 204398 auto, più 31,1% rispetto allo stesso periodo del 2020.

Secondo Global Automotive Outlook di AlixPartners, società di consulenza, il mercato dell’auto si riprenderà sì in tutto il mondo ma a velocità molto diverse. La ripresa sarà anche merito dell’investimento dei governi degli 11 paesi più ricchi del mondo, i quali hanno già investito 13 miliardi in incentivi e bonus, una cifra sette volte superiore rispetto a quella impiegata nella crisi del 2009, ma i diversi continenti reagiranno In maniera diversa rispetto all’uscita della pandemia.

Ci si aspetta che entro l’anno le auto i veicoli leggeri venduti arrivino a 83 milioni, ovvero +8,5% rispetto rispetto al 2020, portando il volume di vendita a 94 milioni nel 2025, pareggiando i numeri del 2017. Ma se la Cina già quest’anno si prevede superi i livelli del 2019, mostrando un grande ottimismo, negli Stati Uniti si tornerà ai livelli pre-pandemia nel 2023 mentre l’Europa lo farà nel 2026. Un segnale di diverse reazioni nei confronti dello shock della pandemia che si traducono in acquisti e scelte economiche.

Mercato dell’auto: a maggio l’Italia terza in Europa per vendite

Per quanto riguarda l’Italia, nel 2020 sono stati venduti 1.5 milioni di veicoli e quest’anno se ne prevedono 1.7 e 1.9 nel 2025: i 2.1 milioni del 2019 sembrano ancora lontani. Nel vecchio continente, nel mese di maggio l’Italia si è piazzata al terzo posto per numero di nuove immatricolazioni con 142.730, mentre al primo e secondo posto ci sono state Germania e Regno Unito. La fine degli incentivi ha inevitabilmente frenato le vendite nel nostro paese, tanto che il governo starebbe pensando di inserire nuovi bonus nel prossimo Decreto sosstegni-bis.

Incentivi quanto mai necessari per sostenere consumatori e aziende, in vista di una lenta ripresa piena di incognite e soprattutto imprevedibile.

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