10 tipi di automobilisti alla guida

Ecstatic senior woman driving a convertible

Avete mai pensato che nella vita tutto può essere classificato? Noi vogliamo proporvi 10 tipologie di automobilisti che potreste incrociare sulla vostra strada. L’idea è che ognuno di noi ha un atteggiamento diverso quando si trova alla guida: c’è chi riesce meglio a sopportare lo stress generato dal traffico e chi preferisce viaggiare in tutta tranquillità, chi preferisce seguire meticolosamente la tabella di marcia e chi invece non perde occasione per fare qualche deviazione fuori programma. Insomma anche nel campo automobilistico ognuno ha il suo “carattere alla guida”. Voi con quale delle tipologia che vi presentiamo sentite maggiore affinità?

1) L’anarchico

Per l’automobilista anarchico le leggi imposte dalla comunità (leggasi il Codice della Strada) sono solo un antiquato optional riservati agli “sfigati” di turno. Per lui non c’è cartello che possa avere un briciolo di autorità….e forse nemmeno quella strana figura con cappello, fischietto e blocchetto con timbro comunale…

2) Il social driver

sms driving mobile

Una delle figure nate con il boom dei social network è, appunto, il social driver. Essere perennemente collegato è il suo leitmotiv, anche quando guida: deve trafficare con il telefono, twittare, postare su Facebook il suo selfie alla guida (magari potreste postare un selfie con AllaGuida, ndr), rispondere agli amici su Whatsapp. Si distingue per la strana luminescenza bianca che contorna il suo viso durante la guida notturna, oltre che per i vari intacchi sul paraurti anteriore.

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3) Il visionario

Un automobilista visionario è sostanzialmente una persona che vede…quello che non c’è. Inchioda all’improvviso, convinto che stia per spuntare un’auto od un pedone da dietro l’angolo. E’ una delle peggiori tipologia di driver da incontrare quando si procede incolonnati.

4) Il furbo

Siete incolonnati pazientemente da oltre un’ora, il motore della vostra auto vi sta chiedendo pietà, avete consumato mezzo serbatoio di carburante inutilmente, non riuscite a scorgere ancora la fine delle fila e vedete quest’auto che sorpassa la colonna a piè pari. Tutti, ma proprio tutti, cominciano a maledire la viscida figura, che invade la corsia opposta e cerca di rientrare solo quando scorge un’auto che sta arrivando in senso opposto. Ecco, quello è l’automobilista furbo, che tutti sperano superi una pattuglia della Stradale…

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5) Il parcheggiatore provetto

“Ma si, secondo me qui riusciamo a parcheggiare”, dice ai passeggeri, fin quando uno di loro non risponde “ma da lì è appena uscita una Smart, e tu hai una Renault Espace!”. Ecco che comincia la gara: l’auto deve essere parcheggiata lì! Il parcheggiatore provetto non è del tutto convinto delle leggi che regolano lo spazio fisico, allora si getta a capofitto in imprese titaniche, che potrebbero costargli tempo e paraurti. “Una toccata avanti ed una indietro” è il suo motto, il suo grido di battaglia, incurante della salute delle auto parcheggiate alle estremità. Spesso riesce nel suo scopo, dopo aver aumentato lo spazio a disposizione spostando di peso le auto già presenti.

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6) Il padrone della strada

Ebbene si, esiste anche l’automobilista che si crede il padrone della strada, ed è più diffuso di quanto si possa pensare! Sul suo enorme SUV crede che tutto gli sia dovuto: non è pensabile che debba dare la precedenza a qualcuno, neanche se questo occupa già una rotonda, e se qualcuno dovesse ostacolarlo è destinato ad essere scavalcato dal suo simil carro armato. Il potere e l’ego sono accresciuti dai pedoni che indietreggiano sulle strisce pedonali, quando lo intravedono arrivare a velocità oltre codice. Il problema è quando incontra (o scontra) un automobilista come lui….

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7) Il monomarcia

Ogni automobilista sa che le auto sono dotate di un cambio e di un numero di marce. Eppure, cari lettori, la diffusione di questo semplice concetto non è così scontata come dovrebbe. L’automobilista monomarcia è quello che parte al semaforo sfrizionando come se non ci fosse un domani, lasciando una scia di puzza di bruciato lunga 500 metri, ma soprattutto non ha idea di cosa voglia dire “cambiare marcia”. Non si è capito se abbia un’affezione particolare per la prima, non sappia dell’esistenza della frizione e del cambio, oppure perchè abbia il timore di arrivare a velocità da salto nell’iperspazio, ma siamo sicuri che la vita del motore sia irrimediabilmente segnata. A questo associamo anche il “bimarcia”, evoluzione naturale del monomarcia, che arriva ad innestare la seconda: per lui cade il lecito dubbio sulla non conoscenza del sistema cambio-frizione.

8 ) L’uomo-clacson

Esiste una tipologia di automobilista per il quale il clacson è una naturale estensione del corpo, come le dita dei piedi o delle mani. Un’appendice, insomma, ed in quanto tale deve essere utilizzata ogni qualvolta se ne presenti l’occasione…..ed anche di più. Questo è l’uomo-clacson, quello che se cronometrassero il suo tempo di reazione da quando scatta il verde al semaforo a quando si sente il suono della tromba della sua auto potrebbero stabilire un nuovo Guinness World Record.

9) Il pistaiolo

Per l’automobilista pistaiolo la linea che indica dove fermarsi al rosso è pari alla griglia di partenza, la distanza da semaforo a semaforo è adibita alle gare di dragster e se i marciapiedi nelle curve avessero il bordo rosso e bianco sarebbero adibiti a cordoli e “calpestati”. Ogni curva è da impostare correttamente e la traiettoria da seguire deve essere rigorosa e senza sbavature, pena la perdita di secondi preziosi sul tempo casa-lavoro o casa-supermercato. Se abitasse a Montecarlo si troverebbe quasi a proprio agio….

10) L’automobilista corretto

Eh si, non poteva mancare alla chiusura un accenno all’automobilista corretto, quello che segue tutte le regole del CdS, quello che riesce a guidare al meglio la propria auto e che pone attenzione alla sicurezza di tutti. Insomma un’utopia, un livello al quale tutti dovrebbero aspirare, ma che nessuno ha ancora mai raggiunto, dovevamo fissarlo. Buona strada a tutti!

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