Un accordo a sei cifre è stato raggiunto con la Red Bull proprio nelle scorse ore: adesso manca solo il comunicato ufficiale e poi sapremo quando tornerà in Formula 1
Una situazione di cui si discuteva da tempo e che aveva tenuto in ansia tutti gli appassionati del Circus, non solo i tifosi di Milton Keynes. Una delle figure chiave della F1 degli ultimi anni potrebbe vivere un futuro completamente diverso nel 2026.
La rinascita della Red Bull si è completata tra Monza e Baku, con una doppietta autorevole di Max Verstappen, tornato d’incanto quello della scorsa stagione. Il pilota olandese è sempre stato al top dal punto di vista della guida, ma la vettura non gli aveva concesso di competere con le McLaren di Piastri e Norris. Dal momento dell’allontanamento di Christian Horner e il concomitante arrivo di Laurent Mekies, la scuderia di Milton Keynes sembra aver messo un’altra marcia, completamente diversa.
Un addio quello di Horner che ha lasciato tutti di sasso, soprattutto perché arrivata all’improvviso prima della gara di Spa, quasi come un fulmine a ciel sereno. Tutti sapevano delle difficoltà nei rapporti tra Max Verstappen e il suo entourage con il team principal inglese, ma ci si aspettava una separazione solo a fine anno. Adesso a distanza di alcuni mesi è arrivato anche l’accordo definitivo di separazione, con cifre e tempistiche dell’addio.
Secondo quanto riportato dal De Telegraaf e dal Daily Mail, Horner prenderà una buonuscita che varia (i due giornali non concordano) tra i 60 e gli 80 milioni di sterline (70-90 milioni di euro circa). Il tp britannico dovrà osservare 9 mesi di gardening leave a partire dal licenziamento, quindi a partire da oggi potrà tornare operativo solo dall’estate 2026 Horner (si parla soprattutto di Alpine e Aston Martin, con il vecchio braccio destro Adrian Newey).
Horner avrebbe dovuto incassarne circa 110 milioni di sterline (circa 120 di euro) per ottenere tutti i soldi del contratto in scadenza nel 2030, ma ha accettato un taglio della cifra per “liberarsi”. Adesso non resta di capire quale sarà la sua scelta definitiva per il futuro, dopo aver contribuito in modo decisivo alla crescita del progetto Red Bull nel Motorsport, sin da quando il marchio austriaco è subentrato alla Jaguar in Formula 1.