Pedro Acosta comprende il momento difficile che sta vivendo Pecco Bagnaia, il quale è in grandissima crisi in questo periodo. Il pilota della KTM difende il collega e ricorda quanto ha fatto in questi anni.
Il 2025 è un anno da incubo per Pecco Bagnaia, che sin dai test invernali non ha mai fatto vedere di avere tra le mani la zampata di un tempo, non trovando mai il feeling con la Ducati Desmosedici GP25. Lasciando per un attimo da parte le scuse accampate in questi mesi, è evidente che, senza il missile avuto negli ultimi anni, Pecco sia un pilota normale, in grado di esaltare la competitività di un mezzo tecnico, ma incapace di fare la differenza quando le cose non vanno per il verso giusto.
Per diverse stagioni, il piemontese ha avuto a disposizione una Ducati di un’altra categoria, senza avere rivali credibili, sino a quando Jorge Martin prima e Marquez poi non sono arrivati a rompergli le uova nel paniere. Già il titolo perso lo scorso anno era di una gravità non da poco, ma quanto sta accadendo al giorno d’oggi è del tutto inaccettabile. Bagnaia merita di restare in Ducati ufficiale? Per il momento, i risultati dicono tutt’altro, ma Pedro Acosta è di un altro parere, e ricorda tutto ciò che il tre volte campione del mondo ha fatto per questo marchio.
Bagnaia, Acosta ricorda quanto ha fatto per la Ducati
Le difficoltà di Pecco Bagnaia sono ormai un tema, ed è impossibile fare finta che non esistano. La Sprint Race di Aragon ha mostrato un rider di Chivasso in caduta libera, che a fatica teneva in piedi la propria Ducati, in grado però di dominare la scena con Marc Marquez. Prima del week-end di Aragon, Pedro Acosta aveva detto la sua sul periodo che sta vivendo il #63, ricordando quanto di buono ha fatto per la Ducati nel corso di questi anni.
Acosta riconosce le difficoltà di Bagnaia, ma crede che presto tornerà a fare la parte del leone: “Credo sia evidente che Pecco non stia attraversando un buon momento. Tuttavia, dobbiamo ricordarci che è colui che ha ridato il mondiale alla Ducati dai tempi di Stoner, quello che ha difeso il numero 1 sulla moto per tre anni consecutivi. Tutti i piloti, nel corso della loro carriera, attraversano dei momenti difficili, nessuna carriera sportiva è stata costellata solo e soltanto di trionfi. Pecco tornerà ad essere il Pecco che conoscevamo in futuro“.
