Addio a benzina e diesel, l’allarme dalla Germania: spunta l’ammissione che preoccupa

Si avvicina la dead line del 2035 sui motori a scoppio e in Casa BMW hanno capito che la strategia risulterà un autogol clamoroso.

Appelli arrivano anche dall’Italia, dal Gruppo Stellantis “L’Europa deve decidere se vuole essere un continente che costruisce automobili o che si limita a comprarle”, ha avvertito John Elkann. Luca De Meo ha affiancato l’erede dell’Avvocato nella critica all’attuale quadro normativo europeo. “Dobbiamo parlare di strategia, non di regolamentazione – ha detto l’ad italiano che guida Renault – Siamo chiamati a rispettare oltre 100 regolamenti entro il 2030. Questo aumenta enormemente i costi e rende quasi impossibile la produzione redditizia di auto piccole, che pure sono essenziali per il mercato europeo”.

Addio a benzine e diesel, l'allarme dalla Germania: spunta l'ammissione che preoccupa
Pompa di benzina con bandiera della Germania (Contenuto AI) – Allaguida.it

Sono tanti gli allarmi lanciati. Dalla Germania, Oliver Zipse, CEO del marchio bavarese BMW, ha sottolineato come la transizione non possa essere guidata da regolamenti troppo rigidi, ma che debba invece considerare le diversità regionali e le esigenze del mercato. E’ un appello alla neutralità per la transizione oltre al rispetto del principio della domanda, ancora tiepida, almeno in Europa, di auto alla spina. Mentre Mercedes e Audi hanno inizialmente puntato tutto sui veicoli elettrici per poi rivedere le strategie, BMW percorre la strada della diversificazione: senza abbandonare per il momento la produzione di motori termici. Una scelta pensata, basata sui dati di vendita che per EV sono aumentati del 32,4%, ma rappresentano ancora meno di un quinto delle consegne totali nella Casa dell’Elica.

Passo indietro BMW sulla tecnologia elettrica

Strategie diverse rispetto ai principali competitor, ma che sposano i gusti di tutti coloro i quali preferiscono guidare ancora un auto a combustione interna. Le ambizioni di BMW non mancano: entro il 2030, punta a raggiungere il 50% delle vendite con veicoli elettrici. Il futuro può attendere.

Arriva l’allarme dalla Germania
L’annuncio del CEO BMW sull’elettrico (Ansa) Allaguida.it

E’ chiaro che la direzione politica centrale non possa rimanere indifferente agli appelli delle case costruttrici ignorando il grido di allarme di crisi di mercato che mettono ed espongono migliaia di lavoratori impegnati nelle aziende al licenziamento. E’ auspicabile un equilibrio nelle scelte verso la condivisone di progetti comuni, all’ insegna sicuramente della sostenibilità ma anche del buon senso, tra ciò che è realizzabile e ciò che resta pura utopia o semplice ideologia.

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