L’Italia ha preso una decisione chiara e netta sull’elettrico e c’è già chi lo rimpiazzerà.
Non sono di certo mancati in questi anni le polemiche attorno alle auto elettriche, in particolar modo a causa di una scelta senza dubbio avventata e azzardata da parte dell’UE di obbligare la produzione di queste vetture in modo totale a partire dal 2035.

Una scelta che indubbiamente si è rivelata estremamente divisa e che ha portato a delle differenze di vedute importanti anche da parte delle varie nazioni dell’UE. Lo si vede soprattutto per i problemi enormi che ha portato per quanto riguarda la produzione e le vendite, con le aziende che sono in crisi.
Per questo motivo tanti colossi hanno comunque deciso non solo di continuare con il termico, ma allo stesso tempo anche di puntare su delle soluzioni alternative. Italia e Germania da questo punto di vista si sono sempre rivelata all’avanguardia e ora iniziano a esserci delle prese di posizione abbastanza nette per quanto riguarda il futuro.
Germania e Italia coese: Biocarburanti e idrogeno dopo il 2035
Il 2026 sarà un anno molto importante per il mondo automobilistico europeo, in quanto sarà il momento decisivo nel quale si deciderà il futuro del tanto contestato Green Deal. Le sensazioni sembrano portare nella direzione di una revisione importante, con alcune nazioni che hanno iniziato ad alzare la voce.

Su tutte ci sono soprattutto Italia e Germania, con questi due colossi che hanno sottolineato in modo chiaro e netto come dal loro punto di vista sarà necessario cercare di puntare anche su biocarburanti e idrogeno. Non solo ne ha parlato in modo deciso l’ACEA, ovvero l’associazione dell’industria automobilistica europea, ma allo stesso tempo si sono aggiunti in modo deciso anche i Governi di Italia e Germania.
La richiesta per prima cosa è quella di rivedere questo piano, in quanto vi è il fortissimo rischio di andare incontro a delle sanzioni spropositate verso le aziende. Inoltre si chiede il fatto di mantenere una produzione termica anche dopo il 2035 dove saranno protagonisti delle soluzioni innovative, come per esempio biocarburanti e idrogeno. Inoltre sarà molto importante come anche l’UE faccia la propria parte per la produzione sempre più costante di colonnine che possano sviluppare una mobilità elettrica. Un braccio di ferro che sembra essere solo all’inizio e che durerà per vari mesi.