Le targhe delle auto sono le carte d’identità dei nostri modelli, che per legge devono sempre essere esposte e ben visibili. Ora è ufficiale un importante cambiamento a cui tutti dovremo prestare attenzione in futuro.
C’è una grande novità che riguarda le targhe d’immatricolazione italiane, che sono pronte per introdurre una nuova lettera. Ma conoscete la loro storia? Esse vengono prodotte nella cartiera dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, con sede dello stabilimento che si trova a foggia. Pensate che esse sono nate alla fine dell’XIX secolo, quando iniziò la diffusione delle auto, anche se all’epoca si trattava ancora di un bene fruibile da pochi fortunati.
Le targhe con le lettere, come le conosciamo oggi, hanno fatto il loro debutto il 25 di maggio del 1994, quando fu emessa la prima in assoluto. La lettera B fa il proprio debutto il 2 di dicembre del 1998, mentre il 22 di marzo del 2002 toccò alla C. La D esordì nel 2006, il 2 di febbraio esattamente, per poi far spazio alla E il 4 di maggio del 2010. La lettera F è subentrata il 24 giugno del 2015, e la G il 22 di maggio del 2020, ed è stata l’ultima in vigore sino ad oggi. Ora è il momento di accogliere una novità sulle nostre targhe, vale a dire la lettera H.
Targhe, debutta la lettera H che rimpiazza la G
Dopo cinque anni e circa 10 milioni di auto immatricolate sotto la lettera G, il 22 di maggio del 2025 ha fatto il proprio esordio la lettera H sulle targhe delle auto italiane, ovviamente partendo dall’accoppiamento HA. D’ora in avanti, tutte le nuove auto immatricolate saranno targate con la H all’inizio del proprio codice alfanumerico. Va dunque in pensione la dicitura GZ.
Si tratta di un nuovo cambiamento a 31 anni dall’entrata in vigore delle targhe dotate delle lettere che, come detto in precedenza, fecero la loro comparsa nel lontano 1994. Una curiosità è legata ad un fatto avvenuto nel 2011, quando venne saltata la targa EE, per evitare confusioni con le già esistenti targhe speciali degli Escursionisti Esteri. Dunque, non ci resta altro da fare se non dare il benvenuto alle targhe con la lettera H, alle quali dovremo abituarci nei prossimi anni.
