L’Italia continua a perdere pezzi sul fronte industriale, e dopo la vendita di Iveco a Tata Motors, un’altra eccellenza del nostro paese viene ceduta ad una realtà asiatica. Scopriamo i dettagli della triste cessione.
Per l’Italia sono anni bui sul piano industriale, soprattutto se si pensa a quella che una volta era una vera e propria eccellenza come l’automotive, che è ormai ridotto ad un cumulo di macerie. Il 2025 potrebbe chiudersi con circa 310.000 veicoli assemblati da Stellantis nel nostro paese, un crollo verticale che era già stato evidente lo scorso anno e che rischia di andare ulteriormente ad acuirsi.

Tra le notizie peggiori dell’anno c’è sicuramente la cessione, avvenuta da parte di Exor, del colosso Iveco, che per quanto riguarda la parte commerciale è finita nelle mani degli indiani di Tata Motors, colosso che ha la proprietà anche del gruppo Jaguar Land Rover. Ebbene, l’India è pronta per mettere le mani su un altro orgoglio italiano, la cui esperienza nel nostro paese pare essere arrivata al canto del cigno. Andiamo a scoprire i dettagli su ciò che accadrà nel prossimo futuro.
Italdesign, passaggio alla UST per un giro d’affari di 2 miliardi
Dopo voci ed indiscrezioni, è ormai ufficiale il passaggio di Italdesign alla multinazionale indiana UST, per un giro d’affari pari a 2 miliardi tra finanza, cloud ed IA. Anche l’ex creatura di Giorgetto Giugiaro è dunque pronta per lasciare il nostro paese, venendo ceduta ad una realtà indiana che si occupa di tecnologia e non di produrre auto. La notizia è stata riportata dal “Corriere della Sera“, ed i sindacati ed i dipendenti sono ovviamente in stato di ansia per ciò che sta emrgendo in queste ore. L’azienda AST è californiana, ma il capitale è indiano e l’altra sede si trova a Kemala.

Proprio in quel di Kamala è stato fondato un campus di ricerca per intelligenza artificiale e software, ma nulla che abbia a che fare con la produzione di auto. UST ha un fatturato di 2 miliardi di dollari 30 mila dipendenti, ed oggi si sta occupando anche di sanità e di finanza, e ci sarà da capire quale sarà il futuro dei 1.400 dipendenti di Italadesign. Quest’ultima è di proprietà di Audi e del gruppo Volkswagen, ma per il suo 70% dipende da commesse lavorative. Tuttavia, la grave crisi del gruppo di Wolfsburg ha portato a questa sofferta decisione, e sul futuro del lavoratori non c’è oggi alcun tipo di certezza. Vedremo quali saranno gli sviluppi.