Secondo le ultime indiscrezioni, la FIA avrebbe emanato due direttive prima della gara di Imola che potrebbe aver frenato il dominio McLaren. Ecco cosa c’è di vero e quanto tutto ciò può influire sul futuro.
Il mondiale di F1 sbarca a Monte-Carlo, per la tappa più glamour del campionato, che quest’anno vedrà debuttare una novità interessante. Per evitare la noia mortale dell’edizione della passata stagione, nel Principato sarà obbligatorio effettuare due soste ai box, con la Pirelli che proporrà nuovamente la mescola più morbida, la C6 che già ha esordito ad Imola. E fare pronostici, ora come ora, risulta essere difficile.

Dopo il week-end di alti e bassi vissuto ad Imola, la Ferrari si aggrappa al padrone di casa Charles Leclerc, autore di tre pole position e finalmente vincitore lo scorso anno, dopo la tanta sfortuna patita in passato. Frederic Vasseur ha fatto sapere che a Maranello hanno lavorato molto sul giro secco, cercando di risolvere uno dei gravi problemi della SF-25 e permettere ai piloti di qualificarsi il più avanti possibile. Nel frattempo, si muove qualcosa nel tentativo di frenare il dominio McLaren, e pare che prima di Imola la FIA sia già intervenuta.
F1, tutto sulle direttive emanate prima della gara di Imola
Christian Horner e gli uomini della Red Bull, dopo il dominio di Max Verstappen mostrato ad Imola, si sono detti sorpresi delle prestazioni McLaren, che sono state inferiori alle aspettative. Secondo quanto riportato dalla testata “The Race“, alla vigilia di Imola la FIA avrebbe emanato due nuove direttive tecniche, che sarebbero giunte ai team di F1 nella giornata di lunedì 12 di maggio. La prima riguardava alcune potenziali aree grigie sul fronte della misurazione del fondo, con l’obiettivo di evitare che alcune squadre riuscissero a risultare regolari ai controlli, per poi abbassare oltre i limiti consentiti le altezze da terra durante le fasi di azione in pista.

La direttiva tecnica dedicata al fondo ha chiarito che tipologia di materiale può essere sfruttato e come deve essere montato il fondo stesso. La seconda direttiva non interviene su una modifica del regolamento, ma è una risposta ad un dubbio sollevato dalla Red Bull. L’interrogativo era relativo ai dispositivi utilizzati per favorire il raffreddamento degli pneumatici, ricordando che in molti hanno suggerito come la temperatura delle gomme fosse uno dei segreti della McLaren MCL39. In questo modo, alcuni zone grigie potrebbero essere state meglio specificate, in modo da evitare comportamenti al limite del regolamento.