L’airbag è un dispositivo di sicurezza obbligatorio in tutte le auto, ma in alcune occasioni non ha fatto altro che aggravare la situazione di chi è a bordo. Ora emerge un video spaventoso.
Da ormai diversi decenni, l’airbag è un dispositivo di sicurezza da cui non si può prescindere, essendo divenuto obbligatorio per legge. Tuttavia, non sempre adempie perfettamente ai propri doveri, e non sono mancate polemiche negli ultimi ani per una vicenda che continua a tenere banco. Ci riferiamo agli airbag prodotti dalla giapponese Takata, delle vere e proprie armi mortali, che provocano l’effetto opposto a quello per chi sono stati progettati, ovvero tentare di salvare la vita a chi è a bordo o limitare i danni fisici in caso di incidente.

Pensate che nel corso del 2024 il gruppo Stellantis ha dovuto richiamare oltre mezzo milione di auto tra Citroen C3 e DS3, a seguito della morte di una ragazza avvenuta in Italia per motivi collegati alla rottura non corretta di un airbag. I sistemi difettosi producono infatti frammenti di metallo e plastica, in grado di ferire, anche mortalmente, gli occupanti dei veicoli. Sono tante le auto equipaggiate con i dispositivi dell’azienda giapponese, che è ormai fallita da molti anni a seguito dello scandalo.
Airbag, ecco gli effetti dei dispositivi Takata
Molti automobilisti, nonostante gli inviti delle case costruttrici, tendono a non volere rispondere alle campagne di richiamo, e continuano a guidare le vetture equipaggiate dagli airbag Takata come se niente fosse. Probabilmente, dopo aver visto questo video, in tanti cambieranno idea. Sulla pagina Instagram “Heavyfuel_brothers“, sono stati mostrati gli effetti di un eventuale guasto agli airbag Takata, che possono avere delle conseguenze devastanti. La vettura presa ad esempio è una Citroen C3 di seconda generazione, prodotta dunque dal 2009 al 2016, che è stata coinvolta in un incidente.
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Le immagini della plancia mostrano che l’airbag è effettivamente esploso, ma non certo nel modo corretto. Alcuni frammenti sono partiti ed hanno distrutto il tetto e parte del sedile, ed è probabile che si tratti di pezzi di metallo. Prima è stato colpito il poggiatesta, strappando un pezzo dell’imbottitura, per poi sfondare il tetto, con la lamiera che è stata sfondata, con il pezzo che è poi uscito dall’auto. In un caso come questo, un conducente avrebbe subito sicuramente dei danni alla parte alta del corpo, magari anche alla testa. Ed è per questo fondamentale rispondere alle campagne di richiamo.