Il prezzo di benzina e diesel continua ad aumentare, e sta toccando dei picchi preoccupanti. Oggi andremo a scoprire a quanto ammonta il prezzo dei combustibili, in un’escalation che preoccupa e non poco.
Quella dei carburanti è ormai una crociata che gli automobilisti devono affrontare quotidianamente, un tema sul quale non c’è alcuna certezza in merito ai prezzi di mercato. Ebbene, ora viviamo un nuovo momento di rincaro per chi deve fare rifornimento, a seguito delle crescenti tensioni internazionali e della guerra che è in corso in Medio Oriente. La speranza è che non si torni ai livelli della primavera del 2022, quando lo scoppio del conflitto tra Russia ed Ucraina portò benzina e diesel ben oltre i due euro al litro.

La situazione si sta facendo sempre più delicata, anche se la notizia della presunta fine del conflitto tra Iran ed Israele, in chiave futura, potrebbe aiutare in tal senso. In ogni caso, i prezzi di benzina e diesel stanno salendo a dismisura in queste settimane, ed ora andremo a scoprire, nel dettaglio, i prezzi comunicati dal Mimit relativamente ai nostri carburanti. Non c’è da essere troppo ottimisti.
Carburanti, rincari pesanti per benzina e diesel in una settimana
Secondo i dati ufficiali riportati dal Mimit, nella settimana compresa tra il 16 ed il 23 di giugno, la benzina in modalità self service è aumentata di 4 centesimi al litro, un aumento di 2 euro per un pieno di 50 litri. Il gasolio è salito ancor più vertiginosamente, per un totale di 6,16 centesimi al litro. Ciò si traduce in un rincaro di 3,8 euro in più per ogni rifornimento di 50 litri. Secondo quanto reso noto dall’Unione nazionale consumatori, gli aumenti principali sui carburanti si sono verificati in alcune zone d’Italia. I più pesanti vengono registrati in Sicilia, sia per quanto riguarda la benzina che il gasolio.

Nello specifico, in Sicilia la benzina è aumentata di 4,9 centesimi, mentre il diesel di 7,8 centesimi, con rincari compresi tra 2,45 e 3,50 euro per ogni pieno. A commentare le ultime notizie è Massimiliano Dona, presidente dell’ente sopracitato: “La buona notizia, se in tal modo può essere definita, è che per una volta la maglia nera non viene indossata dalle autostrade, che non salgono sul podio per nessuno dei due carburanti. La medaglia d’argento per la benzina va alla Valle D’Aosta, mentre il gasolio mette al secondo posto la Lombardia, assieme al Veneto“. Dunque, dietro alla Sicilia troviamo regioni del Nord.