Allarme colossi cinesi: Trump preso in contropiede da BYD, c’è un nuovo problema

I major dell’industria dell’automotive 2.0 stanno crescendo a un ritmo imprevisto, nonostante i dazi. Gli Stati Uniti stanno iniziando a tremare.

La situazione sta degenerando anche in America, dopo le disperate politiche protezionistiche di Trump. Se gli Stati Uniti sono arrivati a doversi cautelare con delle imposte sui prodotti stranieri è perché stanno avvertendo una minaccia. Il pericolo ormai è imminente e al Pentagono lo hanno fiutato. I major asiatici, in particolar modo cinesi, non sono contenibili con delle tasse aggiuntive.

Allarme colossi cinesi
Usa: la minaccia cinese incombe su Trump (Ansa) Allaguida.it

La crescita di BYD nel settore dell’automotive elettrificato è impressionante. Dopo aver scavalcato Tesla, emblema dell’industria green americana, a fine 2024 nelle vendite globali di veicoli, nel 2025 ha mostrato un notevole aumento del fatturato nel terzo trimestre, toccando quota 194,99 miliardi di yuan (circa 27,4 miliardi di dollari), con un utile netto di 7,82 miliardi di yuan (circa 1,10 miliardi di dollari). Numeri da capogiro, inconfrontabili anche con gli storici brand europei alle prese con una crisi profonda.

La Cina non è solo BYD, tante altre realtà industriali in espansione. Da Alibaba a Baidu che, di recente, sono finiti nella lista nera americana. I due major sono stati segnalati dagli Stati Uniti nella giornata di giovedì come compagnie legate all’Esercito Popolare di Liberazione e alle sue strutture, ai sensi della Section 1260H del regolamento delle forze armate statunitensi, con una manovra con cui il comando americano intende mandare agli investitori del Paese un messaggio chiaro allo straniero.

Usa: la minaccia cinese incombe

Il Pentagono ha segnalato le attività cinesi negli Usa che sono possedute dall’Epl e dalle sue ramificazioni o rappresentano emanazioni della Commissione militare centrale, la suprema autorità di difesa del Paese presieduta dal capo dello Stato Xi Jinping. Alibaba e Baidu sono quotate anche al Nasdaq, mentre BYD alla Borsa di Hong Kong. I colleghi di insideover.com hanno fatto una analisi anche sulle figure che animano questo nuovo mercato.

Assalto BYD ai fornitori
Assalto BYD la strategia è chiara (ANSA) – Allaguida.it

Il numero 1 di Alibaba, John Michael Evans, è canadese e nel CDA del colosso creato da Jack Ma figura anche un manager americano, Kabir Misra. Washington ritiene sempre più ingombrante il Gigante asiatico nelle dinamiche locali, sfruttando anche le presente di esperti americani. La Cina può battere realmente gli Stati Uniti nel futuro, sfruttando le proprie tecnologie e un know-how maturato nel corso degli anni.

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