Il bicampione del mondo della F1, Fernando Alonso, ha vissuto anni piuttosto tormentati dopo aver vinto da giovanissimo i suoi primi titoli.
Dopo aver detronizzato Michael Schumacher nel 2005, lo spagnolo si confermò campione del mondo nella stagione successiva. Ai tempi era un enfant prodige che sembrava destinato a demolire tutti i record storici della categoria. Sono trascorsi 20 anni e l’asturiano è ancora in pista nel tentativo di avere un’auto vincente. Si è già ritirato una volta per dedicarsi al sogno della Triple Crown e per partecipare all’affascinante sfida della Dakar, ma appena ha avuto la possibilità è tornato a calcare i palcoscenici della F1.

Dopo un biennio in Alpine, Fernando Alonso ha accettato l’offerta dell’Aston Martin. L’arrivo di Adrian Newey, progettista più vincente della storia della F1, ha rappresentato una iniezione di fiducia extra per continuare a lottare con le nuove generazioni. Fernando ha sfiorato il terzo titolo mondiale in altre tre occasioni, mancando l’obiettivo sempre per una manciata di punti. Nel 2007 sfidò il teammate Lewis Hamilton, regalando ai fan della massima categoria del Motorsport una annata indimenticabile, in cui alla fine vinse Kimi Raikkonen.
Tra i due litiganti della McLaren ebbe la meglio il finlandese della Ferrari. L’annata successiva, invece, fu traumatica con il ritorno forzato alla Renault. Il numero 1 della Casa di Woking, Ron Dennis, puntò su Hamilton e Briatore lo riabbracciò nella squadra francese.
Le parole memorabili di Fernando Alonso
In occasione di una intervista dello spagnolo, rilasciata a La Repubblica, prima dell’avvio del campionato 2007 emerse una curiosa previsione. “Vedete, io l’anno prossimo vado in McLaren. Nella mia carriera non c’è la Ferrari, esattamente come è stato per Ayrton. Vedo la sua storia di pilota come la mia, me la ricorda molto. Per questo dico che l’obiettivo della mia carriera è lasciare la Formula 1 con tre titoli”, annunciò Fernando Alonso a 26 anni.

Fernando alla fine alla Ferrari ci andò dopo la seconda esperienza in Renault. Sfiorò 2 titoli contro una RB straordinaria. In quel caso si poteva parlare di uomo contro la macchina. Il drink team anglo-austriaco diede la possibilità a Vettel di celebrare 4 mondiali di fila. Alonso fece di tutto per vincere vestito di rosso e se ne andò sbattendo la porta. Dopo tanti anni insegue ancora quel ex aequo con l’asso brasiliano Ayrton Senna.