Antonino Cannavacciuolo e quell’amore per i motori: nel suo garage nasconde dei modelli da far invidia ai musei

Uno degli chef più noti e apprezzati d’Italia, Antonino Cannavacciuolo, vanta una collezione d’auto spettacolare. Amanti dei Rally preparatevi.

L’Italia paese di poeti, marinai e chef stellati. Antonino Cannavacciuolo è nato a Vico Equense e ha studiato presso la locale scuola alberghiera, I.S.I.S. “F. De Gennaro”, conseguendo l’Attestato di Cucina nel 1993. Dopo le prime esperienze nella penisola sorrentina, ha fatto due importanti stage in due ristoranti francesi nella regione dell’Alsazia, l’Auberge de l’Ill di Illhaeusern e il Buerehiesel di Strasburgo.

L'amore per i motori di Antonino Cannavacciuolo
La collezione di Antonino Cannavacciuolo (Ansa) Allaguida.it

Ha lavorato anche nel ristorante del Grand Hotel Quisisana di Capri per un breve periodo. Una delle location più prestigiose d’Italia. Nel 1999 ha assunto, insieme alla moglie, la gestione della dimora storica in stile moresco Villa Crespi, a Orta San Giulio sul lago d’Orta, ricoprendo il ruolo di chef patron. Nel 2003 ha ricevuto la prima stella Michelin e nel 2006 gli è stata conferita la seconda. Dal 2012 Villa Crespi, dotata di hotel e ristorante, è entrata nel circuito Relais & Châteaux.

Un successo scandito anche dalle apparizioni in TV. Nel 2022 il locale ha avuto la terza stella Michelin, diventando uno tra i 140 ristoranti che vanta questo riconoscimento. Ma il successo gli è arrivato dalla presenza sul piccolo schermo con la prima stagione di Cucine da incubo, versione italiana del programma omonimo statunitense dello chef britannico Gordon Ramsay.

La passione segreta di Cannavacciuolo

Successo dopo successo, grazie alla sua innata simpatia e affabilità partenopea, nel 2015 ha aperto un locale nel centro della città di Novara, il Cannavacciuolo Café & Bistrot, aperto dalla colazione al dopocena. Il lavoro di Cannavacciuolo non si limita alla cucina ma spazia in un ‘ altra passione degli italiani dopo la buon tavola, vale a dire i motori. Lo chef stellato può vantare un garage interessante sul piano collezionistico: dalla Fiat 127 Sport all’Autobianchi A112 Abarth, fino ad arrivare alla Porsche 911 e alla Lancia Delta Integrale con la storica livrea Martini.

 

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Cannavacciuolo a quanto pare ha buon gusto e un buon manico, infatti, ha dichiarato che il suo piano B nella vita era fare il pilota di rally. La passione per i rally ha spinto il campano a comprare la Subaru Impreza WRX Sti, con la iconica colorazione blu e gialla, il disegno della costellazione delle Pleiadi e i cerchi dorati. Cannavacciuolo dove non arriva con le mani in cucina, arriva spingendo sull’acceleratore in auto.

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