Anziani alla guida, quando smettere di guidare: i segnali da tenere d’occhio

Sono tanti gli anziani alla guida che possiamo trovare mentre ogni giorno ci spostiamo in auto. Ma quando sarebbe meglio possano concludere la loro esperienza al volante?

Mettersi al volante di un’auto è segno di indipendenza, Un’esigenza che vale però  a tutte le età: per questo tanti anziani non hanno nessuna intenzione di rinunciare alla patente. anziani alla guida strade

Sono tanti gli anziani alla guida – Foto | Canva – Allaguida.itPer questo che non è così inusuale vedere anziani alla guida: la macchina è per loro un’abitudine e un segno di essere ancora indipendenti. Un’ottimo segno, almeno finché le condizioni fisiche non raccomandano di mandare in pensione la patente. Vediamo quali sono quelle da tenere d’occhio.

Anziani alla guida: un fenomeno diffuso

Non esistono limiti di età per la patente, ma dai 50 in su i controlli per il rinnovo diventano più frequenti . La visita che viene fatta in autoscuola riguarda soprattutto gli occhi, ma è importante segnalare eventuali altri problemi, quali il diabete, che possono influire sui riflessi.

La norma facilita la guida degli anziani e la incoraggia. A patto che le condizioni fisiche lo consentano.

coppia anziana auto
Tante persone non più giovanissime desiderano essere indipendenti – Foto | Canva – Allaguida.it

È illusorio aspettarsi dai diretti interessati un’analisi realistica delle proprie condizioni fisich, che quindi dovrebbero sempre essere accertate con particolare attenzione dal medico. Cosa che non sempre avviene. Il numero di incidenti che coinvolgono gli over 75 è troppo alto, cerchiamo quindi di capire quali siano i “segnali” che arrivano dal corpo e che suggeriscono di dire “basta” con la guida.

Attenzione ai segnali

Non sempre condizioni critiche sono evidenti a prima vista. La demenza, un problema comune negli anziani, può non essere costante e verificarsi soprattutto in alcuni momenti della giornata, ma può causare forti conseguenze quando ci si mette al volante.

Ci sono comunque dei comportamenti che dovrebbero metterci in allarme e spingerci a non far guidare un nonno se si desidera tutelare la sicurezza di tutti. E’ il caso di chi, ad esempio, a volte tende a confondere la destra con la sinistra, si sente agitato e non sa bene come procedere quando è imbottigliato nel traffico, non sa bene che direzione prendere anche quando deve raggiungere un posto conosciuto, tarda a muoversi quando si trova in una rotonda o al semaforo, al punto tale da essere indeciso.

Chi ha un genitore che ha avuto qualche incidente, magari di lieve entità ma ravvicinato nel tempo, dovrebbe percepire questo come un avvertimento e cercare di convincerlo a farsi accompagnare nei suoi spostamenti.

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