Aston Martin CC100 Speedster concept, una barchetta per celebrare il centenario [FOTO e VIDEO]

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Mette insieme passato e futuro Aston Martin per festeggiare il Centenario. E lo fa con un concept, la CC100 Speedster, protagonista sulla Nordschleife nel giorno della 24 ore del Nurburgring. Un giro di pista per ricordare quella DBR1 del 1959 con cui ha tanti tratti in comune. A partire dalla carrozzeria, un’affascinante barchetta di quelle che oggi è impensabile poter sviluppare e vendere sul mercato delle granturismo.
Eppure, la Aston Martin CC100 Speedster, nel suo essere concept, contiene alcune soluzioni di stile che ritroveremo sui prossimi modelli del marchio inglese, passato di mano e ora con proprietà “italiana”, quella di Investindustrial di Andrea Bonomi.

Perché non immaginare quindi le nuove Aston con la tradizionale calandra reinterpretata, oppure i gruppi ottici che si sviluppano in senso obliquo, quasi a goccia.
Pensare poi una fiancata che riproponga il simil-deflettore della CC100 su una portiera vera e propria (quella del concept è una semi-portiera con apertura ad ala) non è impossibile. Infine, sul posteriore campeggiano quei gruppi ottici già sognati da Zagato sulla V12, dalle forme circolari e inseriti in un contesto dominato dalla fibra di carbonio.

posteriore CC100 Speedster concept

Essenziale, corsaiola, la CC100 incarna lo spirito inglese delle competizioni. Carrozzeria in fibra di carbonio, telaio con elementi in alluminio e interni in gran parte a vista, con sapienti rivestimenti in pelle e tutto il resto nudo. Anche le maniglie delle portiere riportano alla mente i tempi delle corse anni Cinquanta e Sessanta, con le fibbie in cuoio.

Dimensioni compatte, con 4 metri e 2 centimetri in lunghezza, 163 di larghezza e appena 97 centimetri di altezza, complessivamente tradotte in 1765 kg di peso. Due posti secchi, anche se sarebbe meglio definirla 1+1, grazie alla particolare divisione tra pilota e passeggero. Volante con la corona piatta in basso, strumentazione digitale e pannello in carbonio rivolto verso il guidatore: il co-pilota diventa zavorra. Le prestazioni annunciate sono interessanti, figlie del motore V12 6 litri aspirato già impiegato su altre granturismo della Casa: accelerazione in circa 4 secondi, velocità massima limitata a 290 km/h. Il tutto ovviamente con trazione posteriore e cambio sequenziale 6 marce.

interni Aston Martin CC100

Resterà una one-off, pezzo unico da museo, non disperiamo invece che alcuni dettagli possano tornare a breve, facendo della CC100 l’anello di congiunzione tra i primi cento anni di Aston Martin e il futuro.

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