Audi Sport Quattro concept: scheda tecnica e caratteristiche dell’ibrida sportiva [FOTO e VIDEO]

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Trent’anni di Quattro, trent’anni di trazione integrale firmata Ingolstadt. Ed è con la Audi Quattro concept che il marchio degli anelli festeggia il compleanno, regalando anche un assaggio di come sarà il prossimo futuro, quello che nello specifico interesserà la Audi TT.
Al Salone di Francoforte 2013 sfoggia il meglio della tecnologia disponibile, spaziando dai materiali ultraleggeri fino all’ibrido, sintetizzando il tutto sotto un vestito finalmente in grado di raccontare qualcosa di nuovo in termini di design.

Le Audi del futuro si caratterizzeranno in termini ben precisi, con personalità distinte e descritte da una calandra che non sarà più unica e standard: il single-frame ha fatto il suo tempo e va reinterpretato. Da Silva riesce ancora una volta nell’impresa e regala una Quattro concept affascinante e concreta. Soluzioni da show-car è inevitabile ci siano, ma c’è anche tanto pronto per esser messo in produzione. Due filoni da seguire, uno porta agli sviluppi possibili per la nuova TT, l’altro alla sostituta della Audi R8 – quanto di più vicino in termini di cavalleria al concetto espresso dalla Quattro.

Audi Quattro concept 2014, scheda tecnica

La tecnica

Motore anteriore, trazione integrale, cambio 8 marce. Partiamo da qui. Cinque milioni di auto integrali con il marchio Quattro sul portellone spiegano perché i tedeschi di Ingolstadt siano maestri nel portare potenza e coppia a tutte le ruote. Basta aggiungere che al posteriore è montato un differenziale autobloccante, a esaltare il carattere sportivo del concept.

Impegnativo scaricare 700 cavalli e 800 Nm di coppia, tanti sono quelli garantiti dal motore twin-turbo TFSI V8 da 4 litri di cilindrata. O meglio, 560 cavalli e 700 Nm arrivano dall’unità termica, ai quali si aggiungono 110 kw e 400 Nm del motore elettrico posizionato tra V8 e trasmissione. Benzina ad alimentare il primo, batterie agli ioni di litio raffreddate a liquido, da 14,1 Kwh per il secondo.

Visto che le emissioni di Co2 contano (e non poco), anche la Quattro concept deve ragionare in termini di risparmio. Va bene, in modalità EV (una delle tre, oltre a Hybrid e Sport) si muove per 50 chilometri senza consumare una goccia di carburante, ma anche quando è il V8 a lavorare ci sono i benefici dello start&stop e del CoD (Cylinder on Demand) a calibrare potenza e consumi sulle esigenze: andare a quattro conviene più di otto. Matematica, come il risultato si 2.5 litri/100 km nel ciclo misto. Ancora numeri, questa volta per sintetizzare al meglio i primi. Zero-cento, si fa in 3″7. Velocità massima: 305 km/h.

Tecnica non è solo motore e cambio. Così, ecco raccontare dei componenti in CFRP (tetto, cofano motore, carrozzeria posteriore) montati sull’anima in alluminio, quell’Audi Space Frame anch’esso a spegnere le candeline (20 quest’anno). La bilancia segna 1850 kg, nonostante il peso delle batterie e del sistema ibrido, controbilanciati dall’impiego di fibra di carbonio all’interno. Infine, le sospensioni: bracci sovrapposti all’anteriore e un multilink a trapezio dietro, elementi ai quali sono fissati cerchi in lega da 21″ (285/30 R21) e freni carboceramici.

Audi Quattro concept 2014, cambio

Lo stile
Novità. Sintetizziamo così il corso stilistico che Audi intraprende con la Quattro concept. Il muso è un capolavoro di cattiveria e dinamismo, grazie alla calandra tridimensionale, merito della bordatura cromata all’interno dell’esagono che ricorda in quale modo la storica single-frame, pur dandone diversa lettura. La parte inferiore è piatta, allineata all’andamento del paraurti, mentre quella superiore, la fascia sul piano dei gruppi ottici, segue il cofano motore, moderatamente spiovente. Sullo splitter (in CFRP) campeggia la scritta Quattro e i gruppi ottici adottano la tecnologia Matrix led, la stessa che da fine anno ritroveremo sulla Audi A8 aggiornata.

Sono da segnalare anche gli sfoghi d’aria asimmetrici sul cofano motore, solo sul lato destro, mentre le branchie dietro i passaruota caratterizzano la fiancata, con una profonda scalfatura sopra le minigonne.
Le portiere? Due, si vede. Ma a colpire sono le maniglie affogate a filo sulla carrozzeria: “emergono” all’occorrenza. Il corpo vettura è lungo 4 metri e 60 centimetri, con un passo di 2 metri e 78, abbinato a 196 centimetri in larghezza e 138 in altezza.

Il richiamo alla storia, alla prima Quattro – quella che caratterizzò un’era dei rally – lo trovi nel montante C. Largo, un trapezio che si unisce allo spoiler (nascosto, fuoriesce alle alte velocità). Poco più giù, nuovo linguaggio per i gruppi ottici. E’ la geometria a dettare lo stile, con elementi squadrati interrotti da una fascia scura e collegati in alto dalla terza luce di stop, a ricordare qualche Porsche recente.
Diffusore in fibra, due terminali di scarico, si chiude così il vestito del concept.

Interni

Audi Quattro concept 2014, interni

Minimal, è bello. Si fa tutto dal volante dentro la Audi Quattro, perché plancia e tunnel sono sgombri da pulsanti e orpelli. Volante che ritroveremo sulle prossime Audi sportive, così promette il marchio. Un multifunzione attraverso il quale gestire anche la strumentazione interamente digitale, con un Race Mode che porta i dati della pista, il tempo del cronometro e il tachimetro al centro. Poi, con Setup Mode, largo alle info secondarie, gestibili tramite la rotella del MMI sul tunnel. Alto, proteso verso la plancia con struttura in fibra di carbonio che diventa a vista sulle portiere, sullo stesso tunnel campeggia la leva del cambio automatico 8 rapporti.

E la climatizzazione? ridotta al minimo negli ingombri dei comandi. Niente display che spuntano in plancia come funghi: temperatura e flussi si regolano direttamente dalle bocchette d’aerazione al centro. Integrazione perfetta.

Un ambiente che per molti potrebbe apparire spoglio ed essenziale, ma rischia di essere questa la vera carta da giocare per i prossimi modelli. Parola d’ordine: semplificare.

Infine, per quanti fossero mai interessati allo spazio a bordo, la Quattro assicura 300 litri di bagagliaio e tre posti aggiuntivi, sì perché alla fine quello che conta è solo uno, dietro al volante.

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