Le vetture che un tempo erano viste come una svolta, in futuro, potranno avere seri problemi. Ecco cosa accadrà ai veicoli a GPL.
Il mondo cambia alla velocità della luce, e le dinamiche commerciali seguono dei percorsi influenzati tanto dalla politica mondiale quanto dalle nuove economie emergenti. L’Europa tutta è sensibile al fascino green e detta regole in termini di normativa, segnando una linea di confine per tutti gli automobilisti che cercano un orientamento d’acquisto per l’auto del futuro. L’auspicio di un miglioramento del parco auto italiano si scontra con carenze di infrastrutture, prezzi folli d’acquisto per un auto elettrica ed un costo della vita sempre più alto. Sono pochi gli italiani che si ritrovano oggi alla guida di auto di ultima generazione, e molti preferisco mantenere la vecchia auto in attesa di tempi migliori.

Ma in tutto questo scenario complesso le auto GPL che fine hanno fatto? Sembravano fino a qualche tempo fa la soluzione in tasca per un risparmio notevole, oltre che la possibilità di percorrere molti KM con un rifornimento facile e alla portata di tutti come i normali distributori di Benzina o Diesel. La questione è se questi autoveicoli hanno ancora futuro oltre che presente, perchè sembrano finiti nel dimenticatoio anche nei dibattiti politici o su riviste di settore relative all’automobile.
Il futuro GPL
Eccovi le risposte attraverso una disamina contemporanea. Partiamo dall’affermazione del manager di Snam, Daniele Lucà, che ha annunciato: “Si tratterà di una fonte completamente rinnovabile, che darà la possibilità di alimentare i camion, le macchine di tutti i giorni e gli autobus in forma liquefatta, oltre che gassosa. Il momento attuale è molto complicato, ma noi crediamo che il gas naturale possa rappresentare e rappresenterà una risorsa importante per la mobilità ed i trasporti”. Queste parole aprirebbero un ventaglio di possibilità oltre che la speranza di un futuro.

Il presente è minato da diversi fattori anche politici che hanno messo in discussione il segmento come l’invasione russa in Ucraina che ha peggiorato di molto le cose alle nostre latitudini a causa dei prezzi delle importazioni del gas. La dead line del 2035 rappresenta una seria minaccia per quanto riguarda lo scenario locale, ma le cose cambiano. Poi tanto dipenderà dalle decisioni che prenderanno in Commissione nei prossimi anni con le auto elettriche.