Noleggio, crescono i costi per le auto nel periodo estivo

Il periodo delle ferie si avvicina e saranno molti gli italiani che decideranno di spostarsi in auto, attraverso la propria vettura privata o a noleggio. Per questo, Federconsumatori ha lanciato un allarme in vista del periodo estivo: quello sull’aumento dei prezzi degli autonoleggi.

Secondo quanto emerso, infatti, diversi cittadini hanno segnalato rincari pesanti per il noleggio delle vetture nelle stazioni, negli aeroporti e nei porti. Così, per capire i prezzi effettivi nei vari periodi estivi, l’Osservatorio Nazionale ha avviato un monitoraggio comparando tre settimane: 22 – 28 giugno, 16 – 22 luglio e 16 – 22 agosto.

Da giugno a luglio rincaro dei prezzi di noleggio dell’84%

Dal monitoraggio sono emerse delle notevoli differenze sui prezzi per il noleggio. A giugno, infatti, noleggiare il noleggio un auto di media grandezza a benzina viene a costare circa 380 euro. Questo senza assicurazione supplementare o costi accessori.

L’Osservatorio Nazionale ha poi evidenziato come, scegliendo come periodo per il noleggio le settimane centrali di luglio, i costi siano praticamente più che raddoppiati. Infatti, la stessa auto, noleggiata però tra il 16 e il 22 luglio, viene a costare quasi 737 euro. Questo sta a significare un aumento dell’84% rispetto al mese precedente.

Ad agosto, secondo quanto emerso, i costi rimangono simili a quelli di luglio. Infatti, affittare una vettura di media grandezza, a benzina, nelle settimane centrali d’agosto, costa circa 707 euro. L’aumento qui, rispetto a giugno, è del 77%.

Viafora: “Politiche di prezzo simili sono controproducenti”

“I rincari, specialmente al Sud e nelle isole, risultano particolarmente gravi e intollerabili visi nell’ottica di penalizzazione del turismo nel Belpaese”. A dirlo è Emilio Viafora, presidente di Ferderconsumatori. “Così si rischiano mete estere, approfittando anche di promozioni e sconti”.

E ha aggiunto: “In questo momento delicato in cui il comporta turistico sta cercando di risollevarsi dopo un anno nero, politiche di prezzo simili risultano del tutto inconcepibili e controproducenti per tutti: cittadini e operatori del settore”.

Secondo quanto emerso dal monitoraggio dell’Osservatorio Nazionale, i rincari maggiori sono stati riscontrati a: Torino, Milano Centrale e a Napoli, all’aeroporto, nel periodo specifico di luglio. Inoltre, è stato rilevato che i prezzi più alti vengono applicati in alcune città del Sud Italia: Catania, Bari, Olbia e Palermo.

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