Una brutta notizia che riguarda gli autovelox arriva all’improvviso per tutti gli automobilisti italiani. Il Governo ha preso una decisione che non piacerà a molti
Il controllo elettronico della velocità è sempre più diffuso sia sulle strade urbane che extraurbane del nostro Paese. L’Esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha studiato una nuova misura che potrebbe risultare “scomoda”.
Vuoi o non vuoi alla fine della stagione estiva diversi automobilisti hanno dovuto sommare al contro delle proprie vacanze anche le multe ricevute per eccesso di velocità. Con il classico esodo di agosto le probabilità di imbattersi in qualche autovelox o tutor in autostrada è stato sin troppo probabile. Considerando anche i posti di blocco aumentati per questa fase dell’anno, verrebbe da dire il gioco è fatto.
Anche nel contesto urbano, come sa bene Leonardo Pieraccioni (la sua storia su Instagram ha riscosso un grande successo), il Velocar ha già assunto i contorni di “un mostro” tecnologico pronto a gabbare i cittadini anche per pochi chilometri orari (nel caso dell’attore toscano furono solo 3).
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha assicurato che con l’introduzione del nuovo Codice della Strada ci sarà una minore ricerca del controllo finalizzato al semplice riempimento delle casse comunali. Controlli sì ma non in zone a bassa percorrenza o con il fine di cogliere di sorpresa gli automobilisti.
Nuovo Codice della Strada, sanatoria sugli Autovelox: scoppia la polemica
Il Governo ha altresì deciso, con il nuovo Codice della Strada, di modificare l’articolo 142, comma 6, che riguarda proprio l’impiego degli autovelox. Una modifica tecnica ma che può incidere e come anche sulle multe da comminare ai cittadini. Questo perché secondo il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, bisogna cercare di semplificare il processo di approvazione per le macchine di rilevamento della velocità. Ciò significa eliminare una rigorosa omologazione, come avviene per gli etilometri, ad esempio.
Ad oggi questo passaggio è obbligatorio prima che il dispositivo venga messo a disposizione delle forze dell’ordine ed utilizzato sulle strade. Ovviamente abbattere questo passaggio può portare ad una minore qualità dell’autovelox, magari non così accurato nel rilevamento della velocità.
L’approvazione viene concessa quando il produttore dell’autovelox presenta una richiesta all’Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale. In questo passaggio viene allegata una relazione tecnica. Le norme tecniche di riferimento costituiscono i parametri che possono dare il via libera all’utilizzo. Senza tutto questo ci si potrebbe ritrovare apparecchiature non del tutto precise e ovviamente la cosa non può che creare polemica.
Vedremo se alla fine il Consiglio dei Ministri sarà in grado di modificare questo particolare punto, prima che il nuovo CdS venga approvato in via definitiva.
