Autovelox, come farsi annullare le multe: spunta il “trucco”, basta scrivere questo nel ricorso

Hai fatto ricorso per una multa con autovelox non omologato? Dopo la sesta sentenza della Cassazione ci sono delle novità.

Gli autovelox sono uno dei principali terrori degli automobilisti, e sono in grado di far scattare delle multe salatissime, soprattutto ora che è stato introdotto un più severo Codice della Strada, che non lascia scampo a chi non rispetta i limiti di velocità. Tuttavia, capita spesso che alcune sanzioni vengano comminate mediante autovelox non omologati, e la cosa ha fatto scattare ricorsi e polemiche nel corso degli ultimi mesi.

Autovelox come vincere il ricorso
Autovelox in mostra (ANSA) – Allaguida.it

Secondo quanto riportato dal sito web “Motorisumotori.it“, c’è stata la sesta sconfitta per i comuni in Cassazione in soli 12 mesi, in quella che è una battaglia cominciata nel lontano aprile del 2024. Il tutto riguarda l’utilizzo di autovelox nelle sanzioni pecuniarie che non sarebbero stati omologati dal Ministero dello Sviluppo Economico. Infatti, non basta che i dispositivi siano stati approvati, perché per comminare multe devono essere omologati, e tra le due cose c’è una grande differenza. Infatti, se i verbali delle multe vengono generati da autovelox non omologati, risultano essere nulli. Andiamo a scoprire i dettagli su ciò che potrà accadere d’ora in avanti.

Autovelox, ecco cosa cambia dopo la sentenza

Per un ricorso vincente al Giudice di Pace, dopo aver pagato una tassa di 43 euro all’Italia, occorre seguire questi passaggi. Scrivete i passi essenziali della sesta pronuncia della Cassazione, ed in quel momento, la decisione di annullare la multa diventa conforme alle giurisprudenza ormai consolidate della suddetta Corte (10505/2024 e 20913/2024). Il vostro ricorso va basato sulla differenza tra autovelox omologati e non omologati, in modo da stabilire se la multa è lecita o meno.

Novità autovelox cosa cambia
Novità autovelox tutti i dettagli (ANSA) – Allaguida.it

In base a quanto dice la legge, all’articolo 142 comma 6 del Codice della Strada, per determinare l’osservanza dei limiti di velocità, sono considerate fonte di prova le risultanze di apparecchiature debitamente omologate. Dunque, ora non ci sono più dubbi. Per essere considerata valida, la multa deve derivare da un superamento dei limiti stabilito da un autovelox omologato, e non è più sufficiente che sia approvato. La differenza, che sembra picco, è in realtà fondamentale.

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