Autovelox, gli automobilisti esultano: non serviranno più, l’annuncio è clamoroso

L’autovelox fa sempre discutere moltissimo automobilisti e addetti ai lavori vari, ma questa volta l’annuncio è clamoroso.

L’autovelox è uno dei congegni più importanti in assoluto per la rilevazione della velocità di punta dei veicoli a motore e per il controllo delle stesse. Sono dispositivi nati per limitare il più possibile situazioni che possono culminare in lesioni a persone o addirittura tragedie.

autovelox cambia tutto novità
Autovelox (allaguida.it – Canva)

Fanno, però, anche molto discutere in senso negativo. Già, perché purtroppo esistono fin troppi comuni che sfruttano la presenza degli autovelox per fare cassa.

In poche parole, quindi, trasformano questi congegni in mezzi per far pagare multe salate ad automobilisti e automobiliste presenti sul territorio italiano. E’ proprio questo che fa tanto discutere degli autovelox ed è anche la ragione principale che ci porta quest’oggi a riflettere non poco sulla questione che riguarda proprio i dispositivi anti pirati della strada (sulla carta, quantomeno).

Autovelox, che attacco: di cosa si tratta

Si è parlato spesso, negli ultimi mesi, della riforma del Codice della Strada. Questi è stato uno dei tempi maggiormente affrontato dalla dirigenza politica, e così è stato anche negli ultimi giorni. A parlarne ci ha pensato ancora una volta Matteo Salvini, che peraltro si è soffermato a dir poco sugli autovelox e le modifiche che andranno a toccare gli stessi. Il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture ha parlato dei dispositivi e della loro installazione, senza dimenticarsi di evidenziare quanto la riforma di quest’ultimi porterà tali congegni a una reale utilità legata alla sicurezza e non ci sarà più alcun rischio di ‘sfruttamento comunale’.

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Autovelox, Salvini torna all’attacco (allaguida.it – Canva)

Ecco le parole di Salvini in merito, nel corso di un intervento a GR1: “Negli autovelox non c’è assolutamente nulla di sbagliato se vengono messi per salvare delle vite vicino alle scuole, agli ospedali, nelle strade dove ci sono tanti incidenti. Ma se vengono moltiplicati dalla sera alla mattina anche su strade a due corsie per fare cassa e tassare gli automobilisti, sono semplicemente un’ulteriore tassa da pagare”. Nel 2023, le infrazioni rilevate da questi dispositivi ammontavano a 1,5 miliardi di euro, ovvero il 6% in più rispetto al 2022.

Ecco come viene spiegata la volontà di Salvini di imporre un’omologazione omogenea a livello nazionale. Detto questo, c’è ancora una grande attesa per quanto riguarda le novità sulla riforma del Codice della Strada. La discussione dello stesso è stata avviata da diversi mesi, ma al contempo ha rallentato la sua ascesa negli ultimi mesi del 2023. Il testo finale è al vaglio della commissione Trasporti della Camera.

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