Pecco Bagnaia sta soffrendo il testa a testa con l’otto volte iridato, già vicino al conseguimento del suo sono riconoscimento iridato. Il torinese sta annaspando da quando Marc Marquez gli ha sottratto la leadership della Ducati.
Non sono settimane serene per Pecco Bagnaia con un compagno di squadra in formato superstar. Marc Marquez lo sta surclassando a suon di vittorie nelle Sprint Race e negli appuntamenti domenicali. Non c’è mai stato un vero e proprio duello nel corso di questa annata. Lo spagnolo ha subito trovato un feeling spettacolare in sella alla Desmosedici GP25, mentre l’italiano si è lamentato delle novità tecniche. Nel 2024 il torinese aveva vinto 11 gare, ma c’era un Marc al primo anno in Ducati sulla vecchia GP23 nel piccolo team Gresini Racing. Il titolo alla fine è andato a Jorge Martin, ora in forza all’Aprilia.

Bagnaia non ha superato la scelta del management di offrire la sella più ambita al numero 93. Sapeva probabilmente che sarebbe diventato il numero 2, ma non immaginava di essere attardato anche nel confronto con Alex Marquez. Pecco avrebbe preferito continuare a misurarsi con il compagno romagnolo, Enea Bastianini, non rompendo un equilibrio che lo aveva reso il punto di riferimento della griglia. Marc ha abbracciato il progetto della Casa di Borgo Panigale proprio con lo scopo di vincere il suo nono riconoscimento iridato, dimostrando di potercela fare anche su una moto diversa dalla Honda. In pochi avrebbero potuto avere dei dubbi al riguardo. Marquez è tra i rider più forti della storia del Motomondiale.
L’ammissione di Pecco Bagnaia
“Vado più piano perché non ho il potenziale per andare più veloce. L’anno scorso andavo davvero forte, ho spinto e ci sono riuscito“, ha assicurato l’italiano. “L’adrenalina è il miglior antidolorifico“, ha detto Marc del fratello che è tornato al secondo posto in Germania. “Non usa nemmeno quel dito“, ha scherzato il leader della classifica.

Pecco Bagnaia soffre in silenzio, mentre assiste alle imprese dei fratelli Marquez. In Germania è arrivato un terzo posto in rimonta, principalmente per le cadute degli avversari. Ha capito di essere lento sulla GP25 e di non poter guidare come vorrebbe. A Brno cercherà di migliorare, ma risulta uno dei tracciati più ostici, dato che non ci ha mai vinto in carriera, nemmeno nelle classi minori. Si tornerà a correre in Repubblica Ceca dopo 4 stagioni, ma tutto lascia pensare che sarà ancora un affare a due tra i fratelli catalani, desiderosi di imporsi su tutte le piste del calendario.