Con un settore dell’automotive sempre più in crisi è immaginabile che ci siano dei problemi e dei tentativi di truffa in un Paese sempre più allo sfascio come l’Italia.
L’Italia che appare è molto diversa dall’Italia che è o che è stata, almeno per molti cittadini. Il settore automotive è notoriamente in crisi, e c’è chi fa di tutto per rimanere a galla, anche finire nell’illegalità. Disperazione, difficoltà a convertirsi o a trovare lavori in altri settori, potrebbero essere molteplici le cause, che hanno spinto, due coniugi trevigiani, a trovarsi a rispondere, anche, per i reati di truffa e appropriazione indebita.

Il fatto: la Guardia di finanza di Pordenone ha concluso un’indagine delegata dalla locale Procura della Repubblica relativa alla liquidazione giudiziale di una ditta individuale di Sacile, riqualificata quale società di fatto, operante nel commercio al dettaglio di autovetture, gestita dal marito della titolare – già dichiarato fallito nel 2010.
Verità scomode
I due coniugi, in mala fede, pur conoscendo lo stato di insolvenza della società avevano proseguito nell’attività, non richiedendo l’accesso alla procedura di liquidazione giudiziale, successivamente disposto, a seguito di ricorso del Pubblico Ministero, dal Tribunale di Pordenone nel mese di giugno 2023. Ma non si sono fermati a questo, hanno omesso il versamento d’imposte e contributi all’Erario e agli Enti previdenziali e assistenziali, accumulando un debito di circa 150 mila euro. Hanno prelevato dalle casse aziendali 75.000 euro, hanno ottenuto i coniugi indebitamente finanziamenti per 121 mila euro da parte degli istituti di credito ai quali è stato dissimulato lo stato di dissesto.

Ad indagini completate, la coppia è stata denunciata per bancarotta fraudolenta patrimoniale e preferenziale, bancarotta per aggravio per dissesto e ricorso abusivo al credito, reati procedibili d’ufficio. Una fotografia del dramma in cui versano molti operatori del settore, che al di là della facciata che si cerca di portare avanti, mascherando molto spesso anche lo stato di insolvenza, molti ricorrono ad escamotage illegali per cercare di salvare la propria attività. Un dramma contemporaneo che rispecchia molto bene lo stato di salute del nostro paese che non cresce e arranca in tutti i settori.





