Bollo auto 2023, cambia tutto: ecco le nuove regole da seguire

Come ogni anno arriva il momento del pagamento del bollo per i nostri veicoli a motore. In questo 2023 erano attesi degli aggiornamenti in merito

La tassa sul possesso di auto e ciclomotori è una delle costanti per tutti i cittadini muniti muniti di mezzo di trasporto autonomo e rappresenta una spesa piuttosto cospicua. Vediamo insieme cosa succede per il 2023.

Per gli automobilisti e i possessori di motoveicoli, il pagamento del bollo è uno dei momenti “peggiori” dell’anno. La tassa sul possesso è da sempre tra le più osteggiate dai cittadini. Come ogni anno il versamento deve essere effettuato entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza. I pagamenti seguono scadenze prefissate a seconda della tipologia del veicolo, dell’immatricolazione o dei vari passaggi di proprietà effettuati (ci si regola anche in base alla Regione di appartenenza).

In questo 2023 erano attese novità per quanto concerne il bollo moto. Sostanzialmente si può dire che a livello normativo non ci sono stati dei cambiamenti cospicui, e si ripercorrerà anche in questo anno il solito schema.

Iniziamo quindi con il riepilogare le modalità di pagamento e i vari scatti a cui fare riferimento. L’importo del bollo per i motocicli viene calcolato in base alla potenza espressa in kilowatt (kW) e alla classe ambientale (Euro 1, 2, 3, 4). Se si rientra fino a 11kW di potenza il tariffario nazionale può variare solo in base all’altro parametro. Si passa da 26 euro per l’Euro 0 fino ai 19,11 euro per l’Euro 3 (o superiori).

Bollo moto 2023, tutto quello che c’è da sapere: quanto costa e quando si paga

Poi per ogni kW di potenza in più si passa al seguente schema:  1,70 euro per le moto Euro 0, 1,30 euro per Euro 1, 1 euro per le Euro 2, 0,88 euro per le Euro 3 e superiori.

Bollo moto 2023
Cosa cambia per il bollo moto 2023 (Alla Guida – Ansa)

Quindi il calcolo, una volta conosciuta la potenza e la classe ambientale è facilmente calcolabile in modo autonomi, in base al tariffario nazionale sopra menzionato. Va ovviamente sottolineato come le altre variabili possono provenire dalle varie Regioni di appartenenza. In alcuni casi, come il Lazio, la Lombardia o la Toscana, ci sono degli importi che differiscono dallo schema centrale. Il consiglio in questo caso è di affidarsi al calcolatore automatico disponibile online sul sito dell’ACI o della Regione di appartenenza. 

Per quanto concerne i motocicli ricordiamo inoltre che le scadenze del bollo sono fissare di norma a gennaio (in questo caso si paga fino al 28 febbraio) e luglio (si versa entro il 31 agosto). Poi in zone come il Piemonte o la Lombardia si paga sempre entro l’ultimo giorno del mese successivo all’immatricolazione.

Stesso discorso per la tassa di circolazione dei ciclomotori che va versata una volta all’anno, entro il 31 gennaio. Si può differire da questa data ma sempre da versare prima dell’utilizzo su strada del mezzo.

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