Bollo auto, arriva la mossa del Governo: novità in vista dell’estate, Salvini vuota il sacco

Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha lanciato una proposta inedita sul superbollo che potrebbe rivoluzionare gli scenari dell’automotive italiano.

Matteo Salvini tuona con le sue parole e fa aprire il cuore agli amanti dei motori: “Abbiamo le idee chiare sul superbollo, che cuba circa 200 milioni di euro all’anno“.

La novità di Salvini
Il Superbollo cambia grazie a Salvini (Ansa) Allaguida.it

“Il dibattito non è trovare 200 milioni di copertura: possiamo coprirli immediatamente con un decreto ministeriale. Se vogliamo farlo in due step o tre, facciamolo per step in modo tale da evitare critiche che comunque ci saranno“, ha sancito il vicepremier. Lo scopo? L’abolizione del superbollo, l’imposta aggiuntiva sulle auto di potenza superiore ai 252 CV (20 euro per ogni kW oltre i 185).

Non sarebbe un regalo ai “ricchi” possessori di auto ma alle case produttrici che offrono occasioni lavorative. Salvini ha detto di aver sentito il sottosegretario all’Economia, Federico Freni, che “sta lavorando” già sulla materia. “Contiamo di chiudere prima dell’estate. L’obiettivo sarebbe di eliminare il superbollo, ma possiamo farlo gradualmente” con modifiche che riguarderanno “le fasce di applicazione: alzeremo la soglia dei cavalli oltre i quali si applica”, ha detto Salvini

Superbollo, cambierà tutto?

Una tassa che ha fatto sempre discutere proprio perchè da molti mal digerita. Nel testo si parla di “progressivo superamento dell’addizionale erariale sulla tassa automobilistica, senza nuovi e maggiori oneri per la finanza pubblica”. Salvini continua: “Le scelte imposte dall’Unione europea stanno mettendo in difficoltà un settore produttivo con tutta la sua filiera, ma la CO2 è aumentata: nel 2023, in tutto il mondo ne sono state emesse 37,4 miliardi di tonnellate, il massimo storico da quando esistono le rilevazioni“.

La novità di Salvini sul superbollo
Salvini cambia il Superbollo (Ansa) Allaguida.it

L’intera Europa contribuisce al 7% della CO2 mondiale, la Cina da sola al 31%. È chiaro che se tu poni dei limiti alla tua produzione che vale il 7%, e lasci libero il 31% di bruciare carbone come se non ci fosse un domani per produrre la batteria con cui entro nella ZTL a Milano o a Roma, hai commesso il delitto perfetto“, ha assicurato il vicepremier. Quanto all’ elettrico un appello alla neutralità, ha proseguito Salvini, ribadendo che “il tutto elettrico è la morte economica, commerciale, industriale e ambientale del nostro continente. Il mio appello è di sfruttare i prossimi mesi per poi arrivare sereni al 2027 e a un 2035 dove decida il mercato, non un’imposizione di stampo sovietico“. Si spera che si sia presa finalmente la giusta strada. Verità assolute che qualcuno doveva avere il coraggio di esprimere.

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