Bollo auto, come si calcola? Ecco la guida completa

Ogni anno gli automobilisti sono chiamati a versare il bollo auto senza diemtnixcare la scadenza: vediamo insieme calcoli ed eventuali sanzioni

Tutti quelli che guidano un’auto hanno possibilità e obblighi. Tra questi ultimi rientra certamente il bollo auto, tassa regionale o provinciale (come in Trentino Alto Adige). In genere si versa direttamente alla regione, in due casi a riscuotere per accordi pregressi è direttamente l’Agenzia delle Entrate, ma si paga comunque.

Una tassa per tutti, con poche eccezioni. Sono esentati tutti quelli che guidano un’auto storica, quindi con almeno 30 anni di vita e registrata regolarmente all’albo specifico. Ma anche chi beneficia della Legge 104 e quindi gode di agevolazione fiscale.

Tutti gli altri invece devono versare il dovuto prima che scadano i termini. Già, ma quali sono le scadenze e quanto si paga ogni anno? Partiamo da una considerazione generale: anche se teniamo ferma l’auto a cui fa riferimento il bollo, deve essere pagato lo stesso. Non stiamo parlando di una tassa di circolazione, ma di proprietà.

Quindi una volta l’anno bisogna onorare la scadenza, con una cifra che dipende essenzialmente da due fattori: il numero di cavalli o kw del motore e la classe ambientale del veicolo. In base a questi, secondo una tabella, esce l’importo dovuto.

I numeri non sono esattamente le stesse da regione a regione, ma comunque molto simili. Quindi è possibile fare una media per calcolare la cifra da versare:

  • Euro 0: 3 euro per ogni Kw di potenza fino a 100 Kw e, per ogni Kw aggiuntivo, 4,50 euro
  • Euro 1: 2,90 euro per ogni Kw di potenza fino a 100 Kw e, per ogni Kw aggiuntivo, 4,35 euro
  • Euro 2: 2,90 per ogni Kw di potenza fino a 100 Kw e, per ogni Kw aggiuntivo, 4,20 euro
  • Euro 3: 2,70 euro per ogni Kw di potenza fino a 100 Kw e, per ogni Kw aggiuntivo, 4,05 euro
  • Euro 4, 5 e 6: 2,58 euro per ogni Kw di potenza fino a 100 Kw e, per ogni Kw aggiuntivo, 3,87 euro.

Come controllare i kw o i cavalli motore? Basta consultare il libretto della macchina: alla voce D sono segnati chiaramente. Oppure, in alternativa, se non li troviamo possiamo inserire il numero dui targa nella sezione apposita dell’Agenzia delle Entrate.

Visitando la sezione dedicata alla tassa automobilistica basterà inserire la targa del mezzo, il tipo di veicolo e il codice di sicurezza. Il sistema in pochissimo tempo elaborerà l’importo del bollo auto da versare.

Oltre al portale dell’Agenzia delle Entrate, anche l’ACI mette a disposizione una sezione del suo sito tramite il quale è possibile effettuare il calcolo del bollo auto tramite la targa del veicolo e la tipologia. Oppure ancora, in alternativa, basterà recarsi presso uno sportello di Poste Italiane con il libretto: l’addetto calcolerà subito la cifra e si potrà effettuare il pagamento.

Se invece conosciamo i valori dei kw o dei cavalli, in base alla tipologia di classe ambientale, è sufficiente seguire la tabella. Se il valore è inferiore a 100, basterà moltiplicarlo per il valore da versare per ogni kw (in media 3 euro). Se i kw fossero superiori a 100, la differenza avrà un costo superiore per ogni kw in più.

Bollo auto, attenzione alle scadenze: c’è un metodo semplice per non dimenticare

Attenzione alle scadenze, però. Perché trattandosi di una tassa regionale, non tutti gli uffici competenti inviano a casa dell’automobilista un avviso e quindi dobbiamo ricordarci noi quando è ora di pagare.

Bollo auto, anche in Campania c'è 'Ricordalascadenza' per non sbagliare
Bollo auto, anche in Campania c’è ‘Ricordalascadenza’ (Ansa Foto) – Allaguida.it

La regola è semplice: per le auto di nuova immatricolazione, entro la fine del mese successivo all’acquisto. Poi sempre in base a que4lla data, negli anni successivi il termine scadrà sempre alla fine del mese seguente.

Ecco il calendario completo dei pagamenti da qui ai prossimi mesi:

  • scadenza giugno 2023, pagamento dall’1 al 31 luglio 2023
  • scadenza luglio 2023, pagamento dall’1 al 31 agosto 2023
  • scadenza agosto 2023, pagamento dall’1 al 30 settembre 2023
  • scadenza settembre 2023, pagamento dall’1 al 31 ottobre 2023
  • scadenza ottobre 2023, pagamento dall’1 al 30 novembre 2023
  • scadenza novembre 2023, pagamento dall’1 al 31 dicembre 2023
  • scadenza dicembre 2023, pagamento dall’1 al 31 gennaio 2024
  • scadenza gennaio 2024, pagamento dall’1 al 28 febbraio 2024
  • scadenza febbraio 2024, pagamento dall’1 al 31 marzo 2024
  • scadenza marzo 2024, pagamento dall’1 al 30 aprile 2024
  • scadenza aprile 2024, pagamento dall’1 al 31 maggio 2024
  • scadenza maggio 2024, pagamento dall’1 al 30 giugno 2024

Il bollo auto non è come la RC auto oppure la revisione anche se tutti sono obblighi. Ma se ci fermano per un controllo, nessuno mai ci potrà chiedere di esibire il pagamento del bollo, non è previsto dalla legge.

Questo però non significa che se uno non paga è esente dalla sanzione amministrativa, che sarà controllata dagli uffici competenti in regione. Come ricordarsi quindi della scadenza ed evitare ddi pagare ancora di più?

In alcune regioni come Campania, Lazio, Emilia Romagna, Puglia, Sicilia, Umbria, Abruzzo e Basilicata coisì come nelle province autonome di Trento e di Bolzano c’è un vantaggio. Si chiama ‘RicordaLaScadenza‘ dell’Aci.

Sarà sufficiente iscriversi al servizio e in automatico arriverà una notifica via email o con un messaggio Sms qualche giorno prima della data di scadenza della tassa. Invece nelle altre regioni si può comunque consultare il sito Aci e in particolare il servizio Bollonet.

Basta collegarsi al sito bollo.aci.it e accedere al profilo personale tramite Spid, Carta d’identità elettronica o Carta nazionale dei servizi. Così sarà possibile effettuare il pagamento tramite la piattaforma PagoPA.

Multe e rottamazione delle cartelle esattoriali: tutto quello che c’è da sapere per essere sempre in regola

Cosa succede invece a chi non paga? La sanzione è certa anche se negli ultimi mesi è arrivata una novità importante. Secondo l’articolo 46 della Legge di Bilancio 2023 i debiti accumulati dai cittadini con una somma inferiore a 1.000 euro dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 sono stati annullati dal 31 gennaio 2023. Tra questi è compreso anche il bollo auto.

Controlli e sanzioni per il bollo auto: le cifre
Controlli e sanzioni per il bollo auto (Ansa Foto) – Allaguida.it

Ma per i cittadini è anche possibile rottamare le cartelle esattoriali per i debiti oltre i mille euro e i bolli non pagati dal 1° gennaio 2016 al 30 giugno 2022. Ci sono due opzioni: la prima prevede l’opzione di pagare l’importo dovuto in un’unica rata entro il 31 luglio 2023. In alternativa pagare le somme dovute e mai versate fino a un massimo di 18 rate, da saldare con scadenza ultima al 30 novembre 2027.

In caso di mancato pagamento, la sanzione sarà proporzionale. Entro i primi 12 mesi dalla scadenza è previsto il “ravvedimento operoso” che consente di ridurre le sanzioni, con aumenti proporzionali ma non impossibili da pagare.

Il ravvedimento veloce si paga nei primi 14 giorni dalla scadenza mentre il ravvedimento breve prevede il pagamento dal 15° al 30° giorno dalla scadenza. Il ravvedimento medio va dal 31° al 90° giorno dalla scadenza. E ancora il ravvedimento lungo va dal 91° alla fine del primo anno dalla scadenza. Le sanzioni partono dallo 0,1% al al 3,75%.

A coloro che pagano dopo un anno, ma entro la scadenza del secondo anno sarà applicata una sanzione pari al 4,28%. Chi infine paga dopo 2 anni dalla scadenza dovrà onorare la sanzione ordinaria, pari al 30% della tassa dovuta.

Chi non paga dopo 2 anni riceverà l’avviso di accertamento da parte della Regione o dell’Agenzia delle Entrate che intimerà di pagare l’imposta più le sanzioni del 30% e gli interessi. Se poi saranno passati 60 giorni, la cartella diventerà definitiva e l’ente potrà procedere a iscrivere uno dei mezzi intestati al fermo amministrativo. Oppure pignorare i beni come lo stipendio, il conto corrente o il quinto della pensione.

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