Quanti pezzi pregiati nel suo garage: Bruce Willis ha accumulato un vero e proprio patrimonio di quattro ruote, per milioni di dollari.
Ci ha regalato e si è regalato una carriera costellata di successi, un percorso da stella di prima grandezza, per decenni, da protagonista, nel dorato mondo di Hollywood. Nonostante l’addio, doloroso e inatteso al mondo del cinema, per una malattia degenerativa che ne ha minato le forze e le capacità cognitive, il patrimonio culturale che un attore del valore di Bruce Willis ha lasciato allo spettacolo è pressocché unico.
Pellicole come Die Hard sono diventate culto e hanno fatto la storia, senza dimenticare ruoli brillanti come quello in “La Morte ti fa bella”, dove Willis ha dimostrato capacità attoriali nettamente al di sopra della media.
L’isolamento forzato, la diagnosi spietata confermata dalla famiglia: Willis soffre di afasia che ora sembra degenerata, da alcuni mesi, in una demenza frontotemporale (nota come FTD) dalla quale non si ha scampo, ma di cui si possono lenire gli effetti devastanti.
Nella sua vita privata il buon Bruce, però, non si è fatto mancare davvero nulla: il cinema lo ha reso certamente molto più che benestante e così, durante gli anni migliori, l’attore ha potuto costruirsi, secondo i bene informati, da appassionato quale è, un parco macchine davvero notevole, che sarebbe meglio definire come un vero e proprio patrimonio di quattro ruote da collezione.
Bruce Willis e il suo parco auto da mille una notte: tutte i gioielli dell’attore
Bruce Willis è un grande fan delle auto classiche, e tra i suoi gioielli c’è l’amatissima Dodge Charger del 1968. Con una velocità massima di 213 km/h grazie al suo motore V8 da 8,2 litri e 318 pollici cubici a due carburatori, la Dodge del 1968 di Bruce può passare da 0 a 100 km/h in 6,1 secondi.
Non è finita certo qui perché l’attore vanta la presenza di veri e propri gioielli nel suo garage. Stiamo parlando della Shelby GT500 rossa del 1968, chiamata anche Shelby Mustang, che fu costruita da Shelby tra il 1965 e il 1968 e da Ford tra il 1969 e il 1970. Questa vettura è dotata di un motore Ford Cobra Jet V8 da 428 pollici cubi e può raggiungere una velocità massima di circa 230 km/h. L’auto possiede una trasmissione manuale a 4 velocità, e una velocità da 0 a 100 in 6,5 secondi.
Pensavate che fosse finita così? E allora non avete fatto i conti con le infinite risorse economiche di Bruce che possiede anche una Pontiac V8 400 CID con 330 cavalli di potenza. La velocità massima per questa vettura è di circa 170 km/h ed è stata la risposta americana alla Jaguar XK-E di General Motors e sviluppata da John DeLorean.
La lista continua e ci lascia stupefatti, anche se i bene informati affermano che alcune di queste auto potrebbero essere state vendute. Ecco allora la Bentley Continental GT Velocità Le Mans Edizione 2013. Un vero e proprio bolide con motore W12 biturbo da 6,0 litri che le dava 606 cavalli. L’ispirazione per questa auto venne da John Duff, che ottenne la prima vittoria di Bentley alla 24 Ore di Le Mans nel 1924 e da allora sono state costruite con nuove versioni tutte ispirate ai piloti vincitori di Le Mans. Rivestita in vernice Verdant, gli interni presentano una combinazione bicolore di Linen e Cumbrian Green con cuciture a contrasto con 0-100 in 4 secondi netti.
