Tra i brand che hanno creduto più nel mondo delle auto elettriche c’è sicuramente la BYD, divenuta un colosso a livello internazionale. Andiamo a scoprire, nei dettagli, la grande novità appena presentata.
Lo sviluppo tecnologico di cui il settore automotive è stato protagonista nel corso degli ultimi anni ha del clamoroso, ma c’è da dire che non tutto è poi andato nella direzione in cui speravano i marchi. La rivoluzione elettrica è stata, sino a questo momento, un vero e proprio buco nell’acqua, e solo i colossi cinesi hanno saputo trarne vantaggi e profitti. Tra di essi c’è senz’altro la BYD, che vende milioni di auto l’anno tra BEV e Plug-In Hybrid, e che ora ha avviato una decisa offensiva sul mercato europeo.
Sul fronte dello sviluppo tecnologico, la BYD è nettamente avanti alla concorrenza, e sta trovando soluzioni sempre più all’avanguardia per fare la differenza sulla concorrenza. L’ultima novità è il nuovo sistema stazionario di accumulo di energia, che ha delle capacità nettamente superiori a quello che abbiamo visto sino ad oggi. L’obiettivo è quello di rivaleggiare con i nuovi Megapack 3 della Tesla, un brand a cui la casa cinese si è sempre contrapposta. Andiamo a scoprire i segreti di una soluzione che vuole rivoluzionare l’automotive.
BYD, tutto sulla batteria più grande di sempre chiamata HaoHan
Andando nei dettagli, il nuovo sistema BYD è chiamato HaoHan, ed ha una capacità di ben 14,5 MWh, ed è possibile acquistarne una versione differente, equipaggiata con un container, dalla capacità di 10 MWh. In entrambi i casi, la casa cinese basa il sistema su batterie Blade, quelle prodotte direttamente dal marchio stesso, da 2.710 Ah. Si tratta delle più grandi in assoluto a livello mondiale per quanto riguarda le batterie di accumulo. Guardando al rapporto tra volume attivo e complessivo, si è raggiunto il sorprendente risultato del 52,1%.
La BYD ha sottolineato, con orgoglio, che si tratta del valore più alto mai raggiunto in tutto il mondo per questi specifici sistemi. Il brand ha fatto sapere che i sistemi interni sono stati semplificati, rendendo il tutto più affidabile e con una riduzione del 70% dei problemi potenziali, abbassando anche i costi di produzione. Dulcis in fundo, i costi di installazione e di manutenzione saranno più bassi di circa il 21,7% grazie ad HaoHan, e tutto ciò potrebbe realmente rivoluzionare e velocizzare la transizione elettrica, che sino ad oggi è proceduta a rilento.
