Calamità naturali: chi protegge le nostre auto?

alluvione di Messina

Il dissesto idrogeologico del nostro Paese, cui si sommano i tanti incendi boschivi estivi, hanno reso il nostro territorio un vero e proprio colabrodo, col risultato che al primo grande nubifragio, reso più violento dalle variazioni climatiche del tutto anomale che si verificano nel nostro pianeta, frane e smottamenti vari sono sempre più all?ordine del giorno.

Messina un mese fa circa, Ischia solo ieri, sono i due accadimenti più gravi dell?ultimo periodo, situazioni purtroppo accompagnate da un seguito di morti e feriti sempre maggiore. Risulta chiaro che di fronte ai lutti derivanti da una calamità naturale, pure aggravata dalla mano scriteriata dell?uomo, i danni alle cose, auto comprese, passano in secondo piano, ciò non toglie che di un danno di natura economica pur sempre parliamo e che va ad aggiungersi ad eventuali altri danni subiti dalla popolazione.

 
Ma esiste il modo per lo meno di tutelare i nostri mezzi quando vengono investiti da una calamità naturale? Esistono e sarebbero anche alla portata di tutti, ma occorre ricordare che la polizza RC Auto non copre in nessun caso il danno che l?evento naturale abbia comportato alla propria auto, quest?ultimo, eventualmente se previsto da speciali fondi regionali, andrà richiesto alla Regione nel caso in cui abbia destinato dei fondi per eventuali danni agli autoveicoli.

 
Si viene invece risarciti nel caso la polizza preveda un?estensione delle garanzie aggiuntive, incendio e furto, alla voce eventi naturali; è una polizza facoltativa sia per chi ne benefica che per chi la presta e, dunque, nessuna Compagnia può essere costretta a riconoscerla.

 
Il costo della polizza oscilla dai 30 ai 70 euro annui, a seconda dell?aria geografica ove la vettura venga assicurata e del valore dell?auto. La polizza comprende anche delle franchigie che converrà ricordare e che orientativamente pesano sull?assicurato per cifre intorno ai 200 euro. Per sapere quanto pagherà l?assicurazione in caso di sinistro da eventi naturali, ricorriamo ad un esempio; supponiamo che il danno sia stato di 4.000 euro, all?assicurato andranno 3.800, ovvero, 4.000 meno 200 euro di franchigia.Tutto ciò qualora non si applichino eventuali altri scoperti e se non si detragga anche la svalutazione che l?auto ha subito dalla data di stipula del contratto a quella in cui è avvenuto il sinistro.

 
Per essere risarciti occorre una denuncia inoltrata alle Forze dell?Ordine, eventuali foto che ritraggano l?auto danneggiata, una comunicazione quanto mai sollecita alla Compagnia di Assicurazione dove si menzionerà anche il luogo ove la vettura è disponibile per la perizia.

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