Caro carburanti, che mazzata: bocciatura definitiva, hanno vinto loro

Il costo del carburante è diventato un problema per la maggior parte degli automobilisti, ma ora è giunta una vittoria davvero pazzesca.

In questi ultimi anni stiamo vivendo un serio problema legato all’inflazione, con la pandemia nata in seguito all’espansione del Coronavirus e la guerra tra Russia e Ucraina che hanno messo in ginocchio l’economia. Già da diverso tempo infatti vi era un problema riguardante il costo del carburante, ma nell’ultimo abbiamo assistito a dei picchi mai visti prima.

Prezzo medio carburante vittoria stazioni TAR rimosso
Carburante, la vittoria incredibile (allaguida.it)

Nell’estate del 2022 infatti la maggior parte delle stazioni di benzina arrivavano a un valore di circa 2,29 Euro al litro. Prezzi che non si erano mai visti prima e che avevano costretto il Governo a intervenire in maniera decisamente perentoria per poter limitare in qualche modo i danni.

Nel 2023 c’è stata anche un’altra decisione che ha fatto molto discutere e che, secondo il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha portato a un calo prezzo. Si tratta infatti del decreto che prevede l’esposizione da parte di tutte le stazioni di benzina del prezzo medio regionale per benzina e gasolio.

In questo modo, avendo l’obbligo di mettere in evidenza il costo medio, i proprietari delle stazioni sarebbero così invogliati ad abbassare il prezzo. Effettivamente dall’1 agosto 2023, giorno in cui questo decreto è entrato definitivamente in funzione, ha comportato a un piccolo calo dei prezzi, anche se ci sono state davvero moltissime polemiche. La FIGISC (Federazione Italiana Gestione Impianti Stradali Carburanti) e la FEGICA (Federazione Gestori Impianti Carburanti e Affini) hanno fatto ricorso per l’annullamento di questo decreto.

TAR annulla il Decreto: addio al prezzo medio regionale

A quanto pare i gestori delle stazioni di benzina avevano motivo di che lamentarsi per questa decisione del Governo, infatti ci ha pensato il TAR del Lazio a dare ragione a chi criticava questo Decreto. Ricordiamo inoltre come nel caso in cui non fosse stato esposto il cartello, il gestore della stazione di benzina sarebbe stato multato tra i 200 e i 2000 Euro.

Prezzo medio carburante vittoria stazioni TAR rimosso
Prezzo medio carburante (Ansa – allaguida.it)

Il TAR però ha valutato che questo decreto non può essere considerato valido, in quanto presenta una serie di vizi di procedura. La sentenza parla che questo decreto si presenta nei contenuti come una fonte normativa, peccato che non abbia rispettato alcune norme procedimentali.

Per prima cosa infatti non vi è stata la preventiva comunicazione al Presidente del Consiglio dei Ministri e non è mancato il parere preventivo del Consiglio di Stato. Per queste motivazioni il TAR del Lazio ha definito come illegittimo questo decreto che dunque comporterà la soppressione dei cartelli come indicato il valore medio regionale al di fuori delle stazioni di benzina.

Si tratta però ancora di un processo molto lungo per arrivare a una conclusione, infatti il Governo ha già annunciato che farà ricorso al Consiglio di Stato in quanto è convinto della bontà di questa scelta. Come si legge da sicurauto.it infatti il Ministero delle Imprese e del Made in Italy sostiene che l’annullamento della sentenza dipende solo da questioni procedurali e non mette in discussione la validità di questo cartello.

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