L’Azerbaijan entra in modo netto in un colosso italiano e ora si prende tutte le quote.
Lo si è visto anche in occasione dell’ultimo GP di F1 come l’Azerbaijan sia una delle nazioni maggiormente in fase di crescita degli ultimi anni. Una realtà che ha dimostrato di sapersi imporre a livello internazionale grazie a una serie di progetti che l’hanno visto come protagonista nel settore energetico.
Il suo sviluppo è diventato evidente anche nel momento in cui si parla di Azerbaijan nel mondo della viabilità aerea, ma anche per quanto concerne il petrolio. Per questo motivo i principali colossi internazionali che operano nel settore devono per forza fare i coni con gli azeri e lo si vede anche con un colosso italiano come IP.
Una delle più grandi realtà d’Europa ora non sarà più italiana, perché le quote di Italiana Petroli sono finite completamente nelle casse di SOCAR. Stiamo parlando del principale colosso legato al mondo del petrolio nell’ex nazione sovietica, con il progetto che è stato pienamente avallato anche dalla famiglia Brachetti Peretti.
Il 99,82% delle quote azionarie che erano nelle mani di Italiana Petroli sono finite nella compagnia petrolifera azera di punta, ovvero SOCAR, ovvero la State Oil Company of Azerbaijan Republic. Un cambiamento che è stato ufficializzato di recente in occasione di un grande evento come il primo storico Azerbaijan International Investment Forum.
SI tratta di una scelta che fa capire come i tempi stiano cambiando, con la IP che fino a poco tempo fa era nelle mani della API Holding, controllata dalla Brachetti Peretti. Vi è comunque soddisfazione da parte della famiglia uscente per la trattativa, come riporta sicurauto.it.
“Socar intende preservare e valorizzare la forte posizione di mercato d IP e la sua reputazione e preserverà i livelli occupazionali. La tutela dell’ambiente resterà una priorità”. Si vuole dunque fare chiarezza su come la cessione sia avvenuta a una società più che seria e affidabile nell’ambiente e nel settore. Socar dunque ha il grande compito di portare avanti il piano di sviluppo per IP ei posti di lavoro, per il momento, sono per fortuna preservati. Dunque si tratta dell’ennesimo cambio della guardia, sperando che possa far crescere sempre di più un grande marchio.