Oggi andremo ad affrontare un tema che è di sicuro interesse per gli amanti delle quattro ruote, analizzando chi si occupa, nel dettaglio, della produzione dei motori Bugatti. La risposta è sorprendente.
I marchi automobilistici non stanno attraversando un momento facile, giusto per usare un eufemismo, ma chi produce supercar ed hypercar, come ben sappiamo, fa un campionato a parte, e fa registrare, in generale, sempre buoni numeri. Questo è il caso della Bugatti, produttrice di modelli da migliaia di cavalli e dal prezzo di milioni di euro, che continuano ad attirare l’attenzione dei clienti più facoltosi, che non vedono l’ora di spendere una fortuna per assicurarsi l’ultimo modello.

Nel corso degli ultimi giorni, il marchio francese è salito alla ribalta delle cronache, dal momento che potrebbe verificarsi un riassetto societario. Rimac ha infatti la volontà di acquistare il 45% di Bugatti dalla Porsche, come dichiarato proprio dal CEO della casa creota, ovvero Mate Rimac. La casa di Stoccarda, che è in grave crisi, dovrà valutare attentamente questa proposta, e l’obiettivo di Rimac è quello di avere un maggiore controllo e libertà di azione nelle scelte sulla casa transalpina. Andiamo a scoprire, a questo punto, chi si occupa di produrre i motori di queste spaventose vetture.
Bugatti, motori in joint venture con Porsche e Rimac
Per chi non ne fosse a conoscenza, i motori delle Bugatti vengono costruiti grazie ad una joint venture tra la stessa casa francese, la Porsche e la Rimac, che sono i proprietari del brand. I motori termici sono sviluppati in collaborazione tra la Bugatti e la Cosworth, storica produttrice di propulsori britannica, che ha un passato di successo anche in F1. Rimac fornisce i componenti elettrici. Sino a poco tempo fa, i motori venivano prodotti a Sazlgitter, nello stabilimento Volkswagen, ma oggi la produzione è stata spostata in Francia, a Molisheim.

Andando nel dettaglio, la Bugatti Tourbillon ha un motore V16 aspirato da 8,3 litri, sviluppato con la Cosworth ed un sistema Plug-In Hybrid fornito da Rimac, con 1.800 cavalli di potenza massima. La Veyron e la Chiron, modelli ormai fuori produzione, sfruttavano un W16 che veniva prodotto a Salzgitter. Al giorno d’oggi, Rimac detiene la quota di maggioranza della joint venture, ma l’obiettivo è quello di acquistare quasi tutto dal marchio croato.