La crisi sta mordendo anche in Giappone e sono tanti i brand che sono in affanno in questi primi mesi del 2025, dopo un anno atroce.
Per i marchi nipponici continuano i problemi. Salvo rare eccezioni virtuose, come Toyota, svariati costruttori stanno attraversando una flessione preoccupanti. La totale incertezza post pandemia da Covid-19 ha determinato uno scossone economico. Le auto elettriche sono costosissime e chi ha investito in EV si è trovato a gestire una pesante crisi.

Nissan sembra in caduta libera. Secondo quanto riportato su Autoevolution.com, la Casa automobilistica giapponese dovrà tagliare oltre 10.000 posti di lavoro a livello globale in una profonda revisione, a seguito di una perdita stimata di circa 5 miliardi di dollari. Nissan, attualmente, vanta circa 133.000 dipendenti in tutto il mondo. L’annuncio del taglio di ulteriori 10.000 posti di lavoro porterà il numero totale di tagli a circa 20.000, pari al 15% della forza lavoro di Nissan. L’azienda giapponese si sta preparando a una perdita record, compresa tra 700 e 750 miliardi di yen. Numeri spaventosi per un brand che rischia il fallimento.
Il tracollo di Nissan
I brand giapponese trasmetterà in diretta streaming l’annuncio dei risultati finanziari dell’anno fiscale 2024. Si prevede una atmosfera pessima. Nemmeno negli Stati Uniti, lo scorso anno, si è salvato il brand con soli 924.008 veicoli venduti. Il numero rappresenta una crescita del 2,8% rispetto al 2023, ma sono dati inquietanti. Nissan ha recentemente lanciato il pick-up ibrido plug-in Frontier, nel tentativo di attrarre una nuova tipologia di clientela, ma il modello non sarà disponibile in America.

Nissan ha proposto le versioni aggiornate di Kicks, Versa e Pathfinder. La berlina subcompatta Versa è attualmente l’auto più economica d’America, ma Nissan ha deciso di interromperne la produzione. La versione 2025 sarà l’ultimo anno di produzione della Versa. Anche le vendite di Nissan in Cina, un mercato in espansione, sono positive. Le vendite negli Stati Uniti e in Cina hanno portato a un calo del 94% dell’utile netto del costruttore nel primo semestre, quindi i piani di ristrutturazione sono positivi.
L’ex CEO di Nissan, Carlos Ghosn, ha dichiarato che la casa automobilistica si trova in una “situazione disperata”. Nella sua ultima intervista all’emittente francese BFM TV, il 71enne Ghosn ha spiegato di aver previsto il declino di Nissan con largo anticipo ma non c’è stato nulla da fare. L’azienda nipponica è ora costretta “a chiedere aiuto a uno dei suoi principali concorrenti in Giappone“. Un riferimento alla fusione Nissan-Honda, fallita dopo mesi di trattative, con l’obiettivo di un rialzo disperato. Si continuerà a spingere sui veicoli alla spina. Ghosn sostiene che Nissan sia diventata un costruttore “noioso e mediocre” da quando non ne ha più il controllo. Forse il CEO sta un po’ esagerando, criticando il posto che lo ha reso ricco.