La BMW ha costruito in passato vetture mitiche. E sui social è stata pubblicata una foto che mostra come è nata una di queste.
Ci sono modelli nati alcuni decenni fa che ancora oggi stupiscono per la loro modernità in fatto di linee e tecnologia. Di sicuro in Europa tra i marchi che spesso anticipa le tendenze e produce vetture che lasciano sempre il segno c’è la BMW, che nel confronto con Mercedes e Audi esce spesso vincente grazie ad idee geniali che vengono seguite anche dalla concorrenza. Un po’ come è accaduto con la Z3, vettura sportiva a due posti prodotta dal 1995 al 2002 e proposta sia come roadster sia come coupé.
![Genesi Bmw Z3](https://www.allaguida.it/wp-content/uploads/2023/06/Bmw-Z3-Instagram-@swiss_z3-26062023-allaguida.it-1.jpg)
Presentata dapprima con carrozzeria aperta, la Z3 fu la prima roadster prodotta dalla Casa bavarese in chiave moderna, ma fu anche il primo modello della casa tedesca a essere assemblato negli Stati Uniti: veniva infatti costruita e assemblata a Spartanburg, nella Carolina del Sud. Dopo essere stata utilizzata a scopo di lancio nel film di James Bond GoldenEye, fece l’apparizione nelle concessionarie nel 1995 e fu un vero boom.
Lo sviluppo della vettura fu affidato Burkhard Göschel mentre il design a uno dei geni di quegli anni come Joji Nakashima, che per immaginare le linee della Z3 si ispirò chiaramente ad un’altra BMW, la 507, icona degli anni 50/60 e famosa anche per essere una delle macchine preferite da Elvis Presley. Ma a mostrare come realmente è nata questa vettura, ci ha pensato sui social il capo del design del marchio, Domagoj Dukec.
BMW, la genesi della mitica Z3
Il dirigente ha cominciato da qualche tempo a condividere sul suo account Instagram degli schizzi di auto che hanno fatto la storia del marchio tedesco.
![Bmw Z3 com'è nata](https://www.allaguida.it/wp-content/uploads/2023/06/BMW-Z3-Concept-Instagram-@domagoj.dukec-27062023-allaguida.it-1.jpg)
Dopo aver scoperto lo studio fatto per la E1 Spider del 1989 a marzo, è tornato alla carica con la roadster di Joji Nagashima. E scopriamo che in realtà furono tre le proposte fatte per il futuro modello. Ma fu la prima la più vicina a quella che alla fine sarebbe diventata la Z3 E36/7. Uno schizzo che fu scelto nel 1993, ma fu solo nel settembre 1995 che la BMW diede il via alla produzione.
![Bmw z3 concept](https://www.allaguida.it/wp-content/uploads/2023/06/BMW-Z3-Concept-Instagram-@domagoj.dukec-27062023-allaguida.it_.jpg)
I richiami più evidenti alla 507 a cui si ispira sono sicuramente il lungo cofano motore e le aperture laterali a forma di branchie con lo stemma BMW incastonato alla fine.
![Bmw z3 concept](https://www.allaguida.it/wp-content/uploads/2023/06/BMW-Z3-Concept-Instagram-@domagoj.dukec-27062023-allaguida.it-2.jpg)
Come progetto e meccanica però è imparentata alla Serie 3 E36 compact con la quale condivide parte del pianale e delle sospensioni anteriori, mentre con la Serie 3 E30 lo schema di sospensioni posteriori, soluzione questa però non fortunata perché per questo particolare è sempre stata sensibile al sovrasterzo di potenza nelle motorizzazioni più importanti.
![Arrivano particolari sulla nascita della mitica BMW Z3](https://www.allaguida.it/wp-content/uploads/2023/06/bmw-z3-roadster-27-6-2023-allaguida.jpg)
La BMW Z3 rimane una delle vetture più riuscite della storia del marchio tedesco. E in Italia è stato un vero successo. Come detto, è uscita di scena nel corso del 2002, per poi essere sostituita l’anno successivo dalla Z4 e solo nel nostro Paese stata immatricolata in 12.073 esemplari, con oltre 11.518 unità che ancora oggi circolano sulle nostre strade.