Il brand francese, rientrante nell’universo Stellantis, ha deciso di proporre dei risarcimenti dopo i problemi di sicurezza avuti.
Il marchio francese, appartenente all’universo Stellantis, deve fronteggiare ancora il difficile problema avuto con gli air-bag. Gli airbag Takata hanno mietuto numerose vittime. Takata Corporation, costruttore di componentistica di airbag, di elettronica, di cinture di sicurezza e di volanti, creata nel 1933 con sede in Giappone e stabilimenti in Europa, fra cui nove in Germania, è entrata in procedura di bancarotta nel giugno del 2017 e poi è definitivamente fallita.
Era una delle aziende più importanti in Asia. Takata controllava il 20% del mercato degli airbag, sulla base di 46.000 dipendenti in 56 stabilimenti sparsi in 20 Paesi con un fatturato di 663 miliardi di yen, per poi maturare debiti di oltre mille miliardi di yen per i costi spesi nelle campagne di richiamo. In condizioni di caldo estremo il sistema a bordo potrebbe causare un gonfiaggio violento dell’airbag fino all’esplosione che potrebbe causare ferite se i frammenti di metallo vengono proiettati verso i passeggeri.
Martina Guzzi è deceduta a 24 anni lo scorso 28 maggio 2024 a Catanzaro dopo un incidente frontale in cui è stata coinvolta la Citroen C3 del fidanzato che stava guidando. La Casa transalpina ha infatti inviato una lettera a migliaia di proprietari di C3 e DS3 invitandoli a non usare l’auto per il pericolo di ferite e morte. Nel mondo a causa di 50 morti e 400 feriti gravi gli airbag rappresentano ancora una minaccia.
C3 e DS3, realizzate tra il 2009 ed il 2019, sono equipaggiate con l’airbag Takata e, in caso di incidente, potrebbero provocare gravi lesioni, arrivando anche a uccidere gli occupanti del veicolo. Secondo quanto emerso, sino ad oggi sarebbero state riparate solo 102 mila auto, un sesto del totale. Secondo David Guyon, un avvocato che è direttamente coinvolto in quanto accaduto, ha parlato di un risarcimento automatico previsto in Francia: “La legge prevede un risarcimento, che va dagli 8.000 ai 12.000 euro”.
Un gruppo di avvocati si sta occupando di informarli sul risarcimento a cui hanno diritto i proprietari delle vetture francesi. La cifra è alta perché supera spesso il valore dei mezzi che possono essere anche molto datati. Stellantis, già in una fase di crisi, dovrà provvedere alla sostituzione degli airbag problematici di Citroen e DS.