Come lavare l’auto: se fai questi errori, la rovinerai per sempre

Non è necessario essere esperti per far tornare come nuova la nostra auto: ma se commettiamo questi errori, avremo combinato un disastro

Il mondo degli automobilisti si divide in due: da una parte i perfettini, quelli che non tollerano la minima macchia e vogliono un mezzo sempre pulito. Dall’altra i trascurati, quelli che accumulano serialmente sporcizia e segno del tempo. In mezzo noi, che il lavaggio dell’auto lo consideriamo utile solo quando serve.

Il modo più semplice è quello di portarla all’autolavaggio, affidandola alle mani di un esperto, però non è quasi mai un problema di costi, più semplicemente di tempo. E così, anche se non siamo professionisti, ci mettiamo a fare da soli.

Assolutamente possibile, nessun dubbio. Evitiamo la spesa, evitiamo anche di arrabbiarci se l’auto non ci è stata riconsegnata in perfetto ordine e magari spunta qualche graffietto sulla fiancata. Evitiamo insomma quello che ci può rovinare la giornata.

In realtà però anche lavare l’auto da soli rischia di trasformarsi in un disastro sbagliando quelle tre o quattro mosse che fanno tutta la differenza del mondo. Sarebbe meglio farlo almeno una volta al mese, meteo permettendo, ma in estate anche due volte per evitare che lo sporco o gli agenti atmosferici rovinino la carrozzeria.

Deve essere fatto però a regola d’arte, con alcuni trucchi che di solito conoscono nelle carrozzerie e che possiamo scoprire anche noi. La differenza è tutta nelle scelte: dei prodotti, dei gesti, dei tempi e una piccola guida ci può aiutare.

Come lavare l’auto: la preparazione è una fase fondamentale, parti così

Partiamo dalle basi, eliminando subito il primo errore. Interessa la macchina? Sì è no, perché in realtà è un discorso più ampio: dobbiamo voler bene all’ambiente. Quindi per lavarla, non usiamo il primo prodotto che capita, ma verifichiamo che sia biodegradabile e quindi si possa disperdere facilmente nella acque reflue dopo il lavaggio. Un piccolo gesto, però fa la differenza.

Autolavaggio fai da te, come attrezzarsi per un buon risultato
Autolavaggio fai da te, come attrezzarsi – Allaguida.it

Poi passiamo alla preparazione: maglietta e pantaloncini in estate, tuta in inverno possibilmente con gli stivali in gomma. Per noi, non per la macchina, ovviamente: ci serve un abbigliamento comodo per muoverci e che non si rovina se qualche schizzo di prodotto ci finisce addosso. Se facciamo diversamente, poi non lamentiamoci del risultato.

Ci serve anche lo spazio giusto e non possono essere le strade pubbliche perché ce lo vietano la legge e il Codice della Strada. Assolutamente vietato il garage di casa, perché non avrebbe senso, ma anche il marciapiede davanti a dove viviamo. Abbiamo bisogno di essere visino ad un tombino o ad uno scolo che faccia defluire subito l’acqua, pensiamoci prima di cominciare.

Di cosa abbiamo bisogno e cosa invece è superfluo? Sicuramente ci servono almeno due o tre secchi oppure bacinelle: in una metteremo acqua pulita, nell’altra l’acqua con il sapone o altri prodotti specifici. Poi il tubo collegato ad un rubinetto, interno o esterno, le spugne antigraffio, uno sgrassatore, un prodotto per pulire i vetri e panni in microfibra per asciugare. Se abbiamo deciso di passare anche le gomme, una spazzola con setole rigide.

A questo punto, l’errore più banale che tutti devono evitare. Come facciamo all’autolavaggio, anche a casa nostra controlliamo che i finestrini siano tutti ben chiusi e lo stesso il bagagliaio. Se non vogliamo rovinare i sedili, è fondamentale.

Dagli interni o dagli esterni? Forse hai sempre sbagliato, scopri come fare

Esiste un ordine cronologico di azioni per lavare l’auto da soli? No, ma esiste un ordine logico e parte dall’interno, esattamente come fanno all’autolavaggio. Fare il contrario è possibile, ma così rischiamo di sporcare di nuovo gli esterni quando passiamo agli interni e quindi dovremo rifare tutto quasi da capo.

Asciugatura auto, anche questo è importante: fase dopo fase
Asciugatura auto, anche questo è importante (Ansa Foto) – Allaguida.it

A questo punto eliminiamo tutto quello che c’è da buttare: carte, bustine delle patatine, bottigliette, fazzoletti di carta, via in un sacchetto, controllando bene anche sotto i sedili. Poi passiamo attentamente l’aspirapolvere (per i sedili magari anche l’aspirabriciole) sui sedili e sui tappetini. Ah, questo li tiriamo fuori e li passiamo con il battitappeti se lo abbiamo. In estate li possiamo anche passare con la pompa, tanto asciugano in fretta.

Quindi passiamo a pulire tutte le parti che tocchiamo abitualmente: il cruscotto, il cambio, il volante, non dimentichiamoci nulla. Significa che anche il portabagagli fa parte dell’auto, passiamo bene pure quello usando un detergente, o naturale oppure espressamente comprato per quel tipo di materiale.

E i finestrini? Quelli fuori finiscono nel lavaggio complessivo dell’auto, ma ci serve farli anche dentro. Specialmente chi ha bambini lo sa, le ditate sono all’ordine del giorno. Usiamo uno sgrassatore per i vetri e poi il classico panno in microfibra. Un errore molto comune è quello di non asciugare tutta l’umidità sul finestrino, ma questo alla lunga può portare muffa negli interni.

Poi gli esterni. Con lo sgrassatore rimuoviamo lo sporco più intenso, senza rovinare la carrozzeria, e poi passiamo una prima volta con il tubo. Partiamo dal tettuccio e scendiamo prima verso la parte anteriore, girando tutto attorno alla macchina.

Per un lavaggio ottimale? Movimenti circolari. Evitiamo di fare mosse in orizzontale o in verticale: sono molto scenici ma non servono a nulla. Hai presente la scena di Karate Kid? ‘Togli la cera, metti la cera’, il movimento è quello. Quando abbiamo ben insaponato, è ora di sciacquare: indirizziamo il getto dall’alto verso il basso, lasciano l’auto sempre bagnata.

E le ruote? Servono un detergente specifico e una spazzola con setole rigide. Diamo una passata con la pompa alle ruote, poi il detergente allungato in acqua e passato con la spazzola in tutti i punti. Facciamo un primo risciacquo e poi ripetiamo l’operazione. Stesso lavoro sui cerchioni, in maniera più spinta.

Ultimo step, asciugare. Come abbiamo fatto per l’interno, anche per gli esterni i finestrini devono essere passati con il panno in microfibra senza lasciare aloni. Quindi passiamo a tutto il resti della carrozzeria prima che il sole o il gelo facciano effetto. Importante non indugiare, sappilo.

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