Condizionatore auto, la verità sulla multa: è applicabile in un unico caso, ma c’è di più

Il condizionatore dell’auto deve essere utilizzato seguendo alcune regole. Chi non lo fa va incontro a una multa, prevista solo se si commette un’azione, è bene che tutti lo sappiano.

Viaggiare in estate, specialmente quando le temperature raggiungono livelli altissimi e resi ancora più pesanti dall’umidità, non può che essere pesante, ma a volte non si può fare a meno di farlo. E’ il caso di chi si ritrova a spostarsi quotidianamente per motivi di lavoro e deve così macinare decine di chilometri ogni giorno. Chi si trova in questa situazione non può ovviamente fare a meno di utilizzare il condizionatore auto, accessorio fortunatamente presente ormai di serie in tutti i modelli, anche in quelli di più piccole dimensioni.

La sua accensione può usufruire sui consumi di carburante, ma si tratta di un sacrificio che tutti sono disposti a far pur di non soffrire eccessivamente il caldo.

Condizionatore auto: è importante rispettare le regole

Non tutti lo sanno, ma si tende a pensare che il condizionatore auto possa essere utilizzato esattamente come si fa con quello di casa, quindi azionandolo quando se ne sente la necessità. In realtà, una volta saliti a bordo sarebbe bene azionarlo solo dopo qualche minuto (e ripetere la stessa cosa poco prima dell’arrivo) , in modo tale da raggiungere in maniera graduale il livello desiderato.

Questo consente di non stressare in maniera eccessiva l’impianto, oltre che di abituarsi alla temperatura interna. L’ideale in genere sarebbe comunque non avere una grossa differenza tra quanto percepito all’interno dell’abitacolo e fuori, facendo in modo che non si vada oltre i 5-7°C. Si riduce così anche la possibilità di andare incontro a malanni che possono essere spiacevoli in questo periodo dell’anno.

accensione climatizzatore auto
Il Codice della Strada parla chiaro in merito all’accensione al climatizzore auto – Foto | Canva – Allaguida.it

Si sente recentemente parlare di una possibile multa a cui si può andare incontro se non lo sfrutta nel modo sbagliato, ma non si tratta di una novità assoluta, è bene precisarlo. La normativa che regola le modalità di accensione del climatizzatore esiste in realtà dal 2007 ed è presente da allora all’interno del Codice della Strada. Non è quindi la guerra in Ucraina ad averla resa prepotentemente d’attualità.E’ l’

La multa può essere in agguato

E’ l’articolo 157 comma 7-bis a parlare di un divieto esplicito nell’utilizzo del climatizzatore auto, pena una multa anche piuttosto satata. “Non è possibile tenerlo acceso quando il veicolo è in sosta“, così si legge, misura valida anche per quanto riguarda il motore, proprio per evitare di inquinare eccessivamente.

La sanzione corrispondente può andare da un minimo di 223 a un massimo di 444 euro.

E’ bene precisare cosa si intenda per “sosta” per non incorrere in fraintendimenti. Si tratta del momento in cui viene effettuata la fermata prolungata nel tempo del veicolo, con possibilità di allontanamento da parte di chi è alla guida. Ben diverso è invece “l’arresto“, ovvero quando ci si ferma solo per pochi minuti, si resta intasati nel traffico, si deve stare fermi perché il semaforo è rosso oppure si deve far salire qualcuno a bordo. In questi ultimi casi l’aria condizionata può restare accesa.

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