Consumo carburante, con questo trucco scopri quanto consumi davvero

Conoscere il consumo della propria auto è fondamentale per un’automobilista: ecco il metodo per saperlo con precisione assoluta.

Quando si parla di automobili, quello dei consumi è un argomento fondamentale.  A maggior ragione dopo gli aumenti degli ultimi due anni che hanno reso necessaria più che mai un’attenta programmazione di ogni spostamento proprio per cercare di limitare la spesa e ottimizzare il consumo di carburante.

A dare una mano agli automobilisti c’è il computer di bordo che ormai praticamente tutte le auto montano. Ma per calcolare il vero consumo di una macchina c’è un metodo attraverso il quale è impossibile sbagliare: ecco come funziona.

Come calcolare il consumo reale di un’auto

Affidarsi alla tecnologia va bene, ma questa per sua natura ha spesso dei limiti. Per calcolare senza alcun tipo di dubbio il consumo reale di una vettura l’unico metodo certo è il cosiddetto “calcolo alla pompa”, basato su semplici formule matematiche. Innanzitutto per farlo è fondamentale fare il pieno di carburante alla propria auto, possibilmente fino all’orlo superando anche il click della pompa di benzina.

Consumi auto, il metodo per calcolarli in maniera precisa
Consumi auto, ecco come fare per calcolarli senza sbagliare (Rudy and Peter Skitterians da Pixabay – Allaguida.it)

Una volta fatto il pieno fino all’orlo, bisogna segnare quanti chilometri ha l’auto in quel momento. Per le auto moderne si può semplicemente azzerare il computer di bordo, mentre per le più datate si dovrà ricorrere al vecchio metodo della carta e penna o alle note del proprio telefono. Una volta messe in atto queste operazioni, tutto è pronto per iniziare a percorrere i chilometri che si devono fare per svolgere le normali attività giornaliere. Ovviamente maggiore sarà la distanza percorsa e più sarà effettivamente realistico il risultato: è facile che in partenza dal benzinaio e dopo 20 km di sola città con incroci e ripartenze ci si trovi un risultato molto più elevato di quello medio reale.

Ad ogni modo, una volta raggiunto un chilometraggio consono – nell’ordine dei 100 km in su – si può tornare alla pompa e rifare il pieno di nuovo fino all’orlo, esattamente come all’inizio. In questo caso però, oltre al nuovo chilometraggio segnato, si dovrà anche segnare la quantità di carburante re-inserita per arrivare al pieno. Così facendo il calcolo in formato “chilometri al litro” è piuttosto semplice: basterà fare la differenza fra il chilometraggio finale e quello iniziale, così da avere i chilometri percorsi effettivamente, e poi si procederà con il dividere questi chilometri per quanti litri sono stati re-inseriti nel serbatoio trovando così il risultato dei chilometri percorsi per ogni litro di carburante.

Gli strumenti utili alla conversione

Un metodo, quello del “calcolo alla pompa” che è praticamente infallibile. In generale comunque la precisione dei computer di bordo è sicuramente elevata quando si parla di consumo medio, ma scivola in errori marginali solitamente per una precisione non altrettanto elevata in termini di quantità di carburante effettivamente utilizzata o rispetto a quella rimanente nel serbatoio. Questo capita perché, di base, i computer moderni tendono a calcolare il consumo sulla base dei cicli di iniezione di carburante in funzione del tempo, dei regimi motore e così via, ma per quantitativi così minuscoli e ravvicinati un margine d’errore è quasi scontato.

Il calcolo alla pompa è piuttosto semplice, ma per comodità esistono anche degli strumenti e delle applicazioni che possono ulteriormente semplificare la vita in questi casi.  Disponibili sia per sistemi Android sia iOS, questi programmi svolgono proprio la funzione di convertitori di un’enorme quantità di unità di misura, dalla distanza alla velocità, e naturalmente anche il consumo di carburante. Spesso in queste app si può trasformare non solo una misura espressa in km/l in una espressa in l/100km, oltre che passare da quelle imperiali tipicamente anglosassoni come le “miglia per gallone” a quelle metriche diffuse in Italia e in Europa. Questi sistemi possono rappresentare un aiuto più che valido se, ad esempio, si vuole effettuare il calcolo alla pompa in un Paese con un’unità di misura diversa, oppure se si vuole evitare di calcolare a mano il passaggio da miglia a chilometri, e poi da galloni americani a litri.

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