Perché bisogna controllare la pressione degli pneumatici?

Con l’arrivo della bella stagione, e quindi del caldo e del solleone, tantissime persone sono solite prendere la macchina per trascorrere un week-end all’aperto o per dare inizio alle tanto attese vacanze.

Chi si sposta a poca distanza da casa sarà più propenso a viaggiare in auto ma, in questo caso, ci saranno delle precauzioni da prendere proprio per via del caldo e del numero consistente di chilometri da percorrere.

Ci riferiamo a una serie di controlli che servono a verificare se l’auto sia in condizioni di viaggiare in sicurezza e, tra questi, c’è il test della pressione degli pneumatici. Ma perché bisogna controllare la pressione pneumatici periodicamente?

Perché è così importante far controllare la pressione delle gomme?

A cosa serve questa misurazione e, soprattutto, in che modo influisce anche sulla nostra sicurezza in strada?

La pressione ottimale degli pneumatici serve a garantire un viaggio sicuro ma anche a risparmiare carburante e a preservare le ruote da spiacevoli conseguenze. Questo valore si misura in “bar” e indica, molto sinteticamente, quanto sono gonfi gli pneumatici.

In particolare i valori ottimali di pressione sono sempre riportati sul libretto di manutenzione dell’auto o sulla targhetta applicata sul montante dello sportello anteriore. Tuttavia, se non siamo pratici, possiamo affidarci al gommista di fiducia e far lavorare l’esperto per stare più tranquilli.

Cosa fa il gommista quando controlla gli pneumatici?

Quando ci rivolgiamo a un gommista, infatti, questo verificherà una serie di condizioni tra cui il carico a cui è sottoposto lo pneumatico. Il valore ideale di pressione per la stagione estiva oscilla tra i due e i tre bar mentre, in inverno, questo sale di circa 0,2 bar dato che il freddo influisce riducendo la pressione.

Il caldo, com’è noto, dilata la gomma ed è per questo che una pressione troppo bassa o troppo alta potrebbe causare una serie di conseguenze spiacevoli, come la perdita di presa sull’asfalto e un maggior consumo di carburante.

Se l’auto è molto carica o traina un rimorchio, inoltre, il valore di pressione andrà aumentato sugli pneumatici posteriori di almeno 0,5 bar. Prima di partire, quindi, ti suggeriamo di controllare la pressione, soprattutto se non ricordi più l’ultima volta in cui hai sottoposto la tua auto a un controllo generale.

Il gommista, semplicemente, si limiterà a valutare con un manometro il valore della pressione delle gomme e ad aggiustarlo all’occorrenza. Chiaramente stimerà anche l’usura, il tipo di consumo localizzato e la capacità di frenata. Inoltre potrebbe proporre anche altri controlli correlati, soprattutto se devi percorrere molti chilometri. Per esempio potresti aver bisogno di cambiare olio, sistemare i filtri o, addirittura, procedere ad un tagliando completo se l’ultimo che hai svolto non è troppo recente.

Cosa succede quando la pressione non è ottimale?

Le ragioni per cui è così importante far controllare gli pneumatici sono molteplici. In primo luogo la pressione ottimale garantisce la corretta impronta sul battistrada e sostiene l’auto nell’affrontare sollecitazioni e stress come buche, rialzi e curvature. Inoltre preserva il consumo di carburante e l’usura irregolare degli pneumatici che, in condizioni di rischio, potrebbe comportare una significativa diminuzione di sicurezza alla guida.

Quando gli pneumatici sono troppo gonfi, infatti, questi possono usurarsi rapidamente, riducendo l’aderenza e danneggiando le sospensioni. Quando sono sgonfi, invece, causano il danneggiamento dei laterali di battistrada e cerchi oltre a ridurre lo spazio di frenata. Infine, in caso di pioggia, l’auto potrebbe non resistere all’acquaplaning oltre a far slittare in alto i consumi di carburante.

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